Anche la sezione di Manduria di Confcommercio esprime delle perplessità sui contenuti dell’ordinanza del sindaco Roberto Massafra, con la quale si introducono limiti alle emissioni acustiche nella zona della movida del sabato sera
«È mancata, su un tema così delicato e di interesse generale, ogni forma di consultazione, che, come sempre avvenuto, avrebbe certamente consentito di meglio valutare la portata del provvedimento tanto dal punto di vista normativo che della opportunità».
Anche la sezione di Manduria di Confcommercio esprime delle perplessità sui contenuti dell’ordinanza del sindaco Roberto Massafra, con la quale si introducono limiti alle emissioni acustiche nella zona della movida del sabato sera.
«La notizia della firma da parte del sindaco di una ordinanza che limita le emissioni acustiche e lo svolgimento di spettacoli e trattenimenti da parte dei pubblici esercizi, coglie di sorpresa anche la Confcommercio Imprese per l’Italia di Manduria ed il suo sindacato di settore, che comprende bar, ristoranti, pub, discoteche ecc.» è riportato in una nota dell’associazione degli operatori commerciali, presieduta da Dario Daggiano.
«Il tema dell’inquinamento acustico e dello svolgimento di piccoli trattenimenti è stato affrontato negli ultimi anni in diversi comuni, in relazione al fatto che, specie nei centri storici e nelle località turistiche, si sono allungati i tempi di fruizione degli spazi pubblici da parte dei giovani, e non solo. Pensare di risolvere le complessità sociali ed economiche (sono centinaia i posti di lavoro che il settore del pubblico esercizio nelle sue diverse forme bar, ristoranti, pub, discoteche ecc. garantisce) a colpi di atti d’imperio, senza ascoltare le problematiche di tutte le parti in campo (residenti, turisti, lavoratori ed esercenti) è davvero inconcepibile».
Confcommercio chiede un incontro al sindaco.
«Mentre stiamo esaminando con i nostri legali alcuni profili di illegittimità che ad una prima lettura dell’ordinanza sembrano evidenti, abbiamo chiesto un incontro urgente al sindaco poiché siamo convinti che ci siano percorsi più produttivi di risultati che passano attraverso il confronto e la condivisione degli obiettivi. Non è un caso se negli scorsi mesi abbiamo lavorato a lungo con le forze dell’ordine, sotto la guida della Prefettura, per condividere alcuni protocolli d’intesa sulla sicurezza e la legalità. Uno di questi in particolare è relativo alle attività di intrattenimento, teso proprio a limitare, attraverso la collaborazione tra esercenti, amministrazioni locali e forze dell’ordine, fenomeni come il nomadismo notturno, la diffusione di alcol e droghe, la sicurezza stradale. La fruizione di spazi pubblici anche nelle ore notturne è una conquista di civiltà che va difesa rispettando tanto il diritto dei cittadini alla quiete ed alla sicurezza quanto la libertà di impresa ed il diritto al lavoro».