A sostenerlo è la segretaria cittadina del Pd manduriano, Katia Malagnino
«L’ordinanza sindacale relativa alla regolamentazione della somministrazione delle bevande alcoliche e immissioni sonore merita una censura».
A sostenerlo è la segretaria cittadina del Pd manduriano, Katia Malagnino.
«Se da una parte, infatti, presenta profili di civiltà (uso di cestini per la raccolta differenziata, bicchieri in plastica anziché in vetro), dall’altra é eccessivamente restrittiva. Ma non é solo questo il dato sconcertate che emerge dall’ordinanza del sindaco. Forse, se si fossero interpellate le associazioni di categoria, il primo cittadino avrebbe potuto promanare l’ordinanza “giusta”, anziché agire unilateralmente, distruggendo quella piccola imprenditoria, che comunque è in fase di crescita nel nostro paese».
Katia Malagnino rimarca poi l’aspetto politico della vicenda.
«L’operazione posta in essere da Massafra dimostra, ancora una volta, l’assenza di organicità e buon agire dell’Amministrazione. Ci chiediamo cosa serve avere un assessorato al Commercio se in una questione che lo riguarda direttamente non viene interpellato. Anzi, si affretta a contrastare - pubblicamente- l’operato del suo sindaco. Non é la prima volta che il primo cittadino opera in questo modo: era già accaduto nell’organizzazione della Fiera Pessima 2015. Il sindaco in questo atteggiamento è recidivo. Anche l’assessore ai Lavori Pubblici sembrerebbe, a dire della maggioranza, “inoperoso”. A questo punto è evidente che qualcuno deve “scollarsi” dalla poltrona: il sindaco monarca o gli assessori senza fiducia del Sindaco?».