Vengono invece introdotte delle notevoli riduzioni per gli interventi di densificazione edilizia nel centro storico: vanno dall’80 al 90%
Anche per il 2016, restano confermati gli oneri di urbanizzazione per le nuove costruzioni (698,52 euro al metro quadro) e per il recupero primario (418,64 euro al metro quadrato). Vengono invece introdotte delle notevoli riduzioni per gli interventi di densificazione edilizia nel centro storico: vanno dall’80 al 90%.
Lo ha stabilito il Consiglio Comunale di Manduria l’altro ieri mattina. Nel corso di una seduta tutto sommato tranquilla (dai banchi della maggioranza non è emersa alcuna crepa), il consesso ha stabilito le aliquote per il 2016 relative al contributo di costruzione.
L’assessore all’Urbanistica, il vice sindaco Gianluigi De Donno, ha innanzitutto manifestato la volontà di riconfermare anche per il 2016 le aliquote introdotte nel 2013. Decisione, questa, facilitata dal fatto che non si sono registrati, nel frattempo, incrementi degli indici Istat.
Per agevolare lo sviluppo economico della città e dell’imprenditoria, l’Amministrazione ha altresì deciso di promuovere strategie di interventi mirati al recupero e alla valorizzazione del patrimonio storico-architettonico.
«Abbiamo deciso di sostenere gli interventi dei privati finalizzati al recupero del patrimonio immobiliare del centro storico del territorio comunale di Manduria posto nella zona definita A (centro storico e zona ambientale), di memoria storica significativa del paese e della comunità, largamente disabitato e inutilizzato, innalzando il livello di accoglienza» ha affermato De Donno durante la sua relazione. «In tal modo, possiamo incentivare la densificazione urbana, sostenendo i programmi di recupero edilizio urbano e contribuendo alla riduzione del consumo del suolo, già ampiamente compromesso rispetto al fabbisogno edilizio.
Disponiamo quindi la riduzione del contributo di costruzione per i soli interventi di ristrutturazione, per il recupero e il riuso degli immobili dismessi o in via di dismissione, per i cambi di destinazione d’uso che non comportino maggior valore rispetto alla destinazione rispetto alla destinazione originaria, non comportino varianti alla pianificazione urbanistica vigente, non siano oggetto di deroghe ai parametri e agli indici urbanistici di zona.
Si riduce, pertanto, dell’80% l’aliquota del contributo di costruzione (costo di costruzione ed oneri di urbanizzazione primaria e secondaria in vigore, indicati per gli interventi di nuova costruzione), con un ulteriore 10% (per una riduzione complessiva del 90%) per gli interventi previsti su fabbricati la cui edificazione, da documentare, risale ad oltre 100 anni.
Si precisa che per “immobili in via di dismissione” si intendono quelli non utilizzati da almeno tre anni, circostanza documentata attraverso una relazione asseverata del progettista, corredata da documentazione fotografica dello stato dei luoghi, nonché da documentazione dalla quale risulti la cessazione (ovvero la sostanziale inutilizzazione) delle forniture di pubblici servizi (luce, acqua, gas)».
Per questi interventi, dunque, l’aliquota sarà di 139,70 euro al metro quadrato, che sarà ribassata a 69,85 euro al metro quadrato per le fabbricazioni ultra centenari.