mercoledì 27 novembre 2024


30/10/2015 12:52:26 - Manduria - Attualità

Spulciando fra questi ultimi debiti riconosciuti, accertiamo che una caduta con la bici, a causa di una buca, è costata alle casse comunali oltre 110mila euro

 
Inciampi e rovinose cadute dalla bici provocate da buche stradali; danni all’automobile provocati dall’investimento di un cane randagio; contestazioni di verbali elevati dai vigili urbani; restituzione degli oneri di urbanizzazione originariamente versati, ma poi richiesti indietro in quanto l’intervento edilizio non è stato più effettuato; aggiornamento dell’indice Istat del canone dovuto all’azienda che prima gestiva il ramo “multi servizi”; contestazione di una cartella esattoriale emessa dalla Censum, all’epoca titolare del servizio di riscossione dei tributi.
Di tutto, di più nelle motivazioni delle azioni giudiziarie intentate negli ultimi anni da privati cittadini o da aziende contro il Comune. Sono arrivate altre sentenze del Tribunale, gran parte delle quali sempre avverse, e il Consiglio Comunale è stato chiamato, per l’ennesima volta, a riconoscere altri 23 debiti fuori bilancio, a risarcire i ricorrenti e a sobbarcarsi anche le spese legali e i maggiori costi dovuti agli interessi maturati. Per le casse comunali un’altra emorragia: nella sola seduta del consesso di lunedì, sono stati riconosciuti debiti fuori bilancio per oltre 330mila euro di sorte capitale, cifra che poi lievita a quasi 350mila euro per effetto delle spese di giudizio e degli interessi. Un’altra mazzata, in un periodo in cui è sempre più difficile reperire le risorse per finanziare anche gli interventi più socialmente più rilevanti.
Ormai non c’è ordine del giorno del Consiglio Comunale in cui non compaiono provvedimenti di questo tipo. Incassate le sentenze avverse del Tribunale, al Comune non resta che disporre il ristoro per episodi che si sono verificati, a volte, anche nel 2008.
Spulciando fra le proposte di delibere approvate lunedì, emerge un nuovo filone di contenzioso che coinvolge il Comune: le contestazioni ai verbali emessi dalla Polizia Municipale per la violazione del Codice della Strada. In ben sei casi, la contesa giudiziaria si è conclusa con l’annullamento del verbale e la condanna del Comune al pagamento delle spese processuali.
Un filone ormai consolidato è invece quello della richiesta di risarcimenti per i danni fisici riportati da cittadini che sono inciampati a causa di buche presenti nell’asfalto o che sono caduti dalla bici per lo stesso motivo. C’è chi è caduto in città: nei pressi dell’area mercatale (1.520 euro di risarcimento), in corso XX Settembre (ben 6.024 euro), in via Santo Stefano (1.309 euro), in via Santa Lucia (3.948 euro), in via Miglioli (988 euro), in via Sorani (ben 6.636 euro), in via 210ª (4.120 euro), in via Costanzi (2.815 euro). C’è poi chi è caduto a San Pietro in Bevagna (viale dei Lilla, 1.889 euro) e chi a Torre Colimena (1.576 euro).
Una sola caduta in bici in via Archidamo è invece costata al Comune addirittura 110.794 euro. Il Consiglio Comunale ha chiesto un approfondimento della pratica di questo debito, comunque riconosciuto.
Un altro caso singolare si è verificato in via Gigli: una signora è stata azzannata al polpaccio da un cane randagio e trascinata per alcuni metri. Ha ottenuto un risarcimento di 4.369 euro.











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