mercoledì 27 novembre 2024


15/11/2015 09:55:33 - Manduria - Attualità

«Né io, in qualità di assessore all’Urbanistica, né, tanto meno, la giunta abbiamo mai ritenuto di dare agli Uffici alcun indirizzo politico particolare sull’edificabilità nelle aree agricole, ma ci siamo preoccupati, esclusivamente, di assicurare la corretta applicazione della normativa urbanistica vigente»

L’assessore Gianluigi De Donno fa chiarezza sulla problematica relativa all’iter per il rilascio di permessi di edificazione in zona agricola.

«Avendo ricevuto dai funzionari della Regione un invito esplicito in tal senso, abbiamo chiesto un parere ad un levale (l’avv. Vantaggiato), il quale, in sostanza, ha affermato prudenzialmente come l’interpretazione più corretta delle citate norme tecniche dovesse essere quella più aderente al dato letterale, con conseguente limitazione soggettiva dello ius aedificandi agli imprenditori o alle aziende agricole a titolo professionale nelle aree agricole vincolate, mentre, in quelle non sottoposte a vincoli formalmente imposti, non vi fossero limitazioni di sorta» ricorda l’assessore De Donno. «Con l’avvento dell’ing. Pescatore nella responsabilità dell’Ufficio, la questione si è ribaltata, in quanto il nuovo dirigente, coerentemente con la prassi seguita dall’Ufficio finchè ne è stato responsabile prima dell’avvento di questa Amministrazione, ha ritenuto di motivatamente dissentire dal parere legale.

In sostanza l’ing. Pescatore sosteneva che, venuto meno con la legge regionale n. 20 del 2001 l’obbligo per i Comuni di dotarsi dei P.P.A., ne era conseguita “l’inapplicabilità delle norme che a quello strumento facevano riferimento, con il ritorno alle disposizioni di piano del Comune di Manduria che disciplinano le zone agricole…”, ovvero l’edificazione dovesse essere consentita a tutti e a prescindere dall’esistenza di vincoli, con il solo discrimine dell’onerosità del permesso per i richiedenti privi della qualifica di imprenditore agricolo principale.

Non posso che ribadire che non vi è alcuna volontà dell’organo politico di “cavalcare” scelte vincolistiche o liberistiche sull’edificazione nelle aree agricole sottoposte a vincolo, bensì solo quella di assicurare che il rilascio dei permessi, in qualunque zona del territorio comunale, avvenga in conformità dello strumento urbanistico vigente.

Ritengo, pertanto, che il dirigente dell’Ufficio, avendo maturato un convincimento diverso da quello dell’avv. Vantaggiato, potrà procedere, nell’ambito di autonomia riservatagli ex lege, al rilascio dei permessi in discorso, senza ulteriori ritardi».











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