Diventerà la sede della sua azienda vinicola “Futura 14”
Iniziò ad occuparsi di vino, da giornalista del Tg 1, quando, nel 1986, scoppiò lo scandalo del vino al metanolo, che coinvolse anche la città di Manduria e che causò delle vittime. Ad introdurlo al mondo dell’enologia fu, poi, Luigi Veronelli. Da allora l’interesse prima e l’amore dopo verso questo settore è andato crescendo, sino a spingerlo, qualche anno fa, a creare una sua azienda agricola, la “Futura 14” e a prendere in fitto, insieme ad altri soci, alcuni terreni pregiati della zona di Manduria. Sono nati i primi vini, creati sotto la direzione di Riccardo Cotarella, uno dei più bravi enologi italiani, la cui bontà è stata riconosciuta anche dalla guida del “Gambero Rosso” (i “Tre bicchieri” al Primitivo doc “Raccontami”).
Dalla settimana scorsa, Bruno Vespa ha deciso di far crescere e di far compiere un ulteriore salto di qualità alla propria azienda: ha acquistato 8 ettari di terreno a Lizzano, un altro vigneto in contrada “Sinfarosa-Pozzelle” (fra Avetrana e Manduria) e, soprattutto, l’intera masseria “Reni” di Manduria. Complessivamente circa 30 ettari di terreni, molti dei quali già vitati a Primitivo. Per gli altri, acquisterà i diritti di reimpianto.
Ma l’investimento di Vespa nella città messapica non è finito qui. La masseria “Reni” sarà trasformata nella sede della sua azienda “Futura 14”: in questa struttura nascerà la sua cantina, con annessa produzione del Primitivo doc e catena di imbottigliamento.
«Fu Veronelli che mi appassionò al vino» ha recentemente dichiarato il conduttore del programma “Porta a porta”. «Fu lui, infatti, che mi insegnò a conoscere uomini e donne del vino, dietro ai quali ci sono passione, romanticismo. Un cocktail eccezionale. Ma mai», ha ammesso Vespa, «avrei pensato di arrivare, qualche anno fa, a far parte di una stupenda masseria storica a Manduria, dove nel 1831 nacque il Primitivo».
Non solo business, insomma. Bruno Vespa si è innamorato dei luoghi che hanno rappresentato la culla del Primitivo, uno dei vini che più rinomati e ricercati non solo in Italia, ma oramai in diversi Paesi del mondo. Periodicamente il giornalista-viticoltore, che ha fondato l’azienda insieme ai due suoi figli, viene a Manduria per seguire, in prima persona, l’andamento della produzione e la fase, ancor più delicata, della trasformazione. In città, il suo referente di fiducia è un altro imprenditore del vino: Salvatore Mero. E’ lui che cura ogni aspetto e ogni dettaglio, dimostrandosi all’altezza del meticoloso scrupolo professionale e dell’abituale impegno di Bruno Vespa. Insieme a Mero, nei prossimi mesi, sarà concordato lo sviluppo di “Futura 14”.