Si tratta di Sara Carrozzo e Chiara Dinoi
Si è svolta alla presenza di un folto pubblico, composto da autorità civili, militari e religiose e da una platea festosa di studenti del territorio ionico la settima edizione della Cerimonia del Concorso in memoria di mons. Guglielmo Motolese, realizzato dalla Fondazione Cittadella della Carità. Nove le borse di studio erogate, attraverso due bandi, uno riservato agli studenti della classi quarte e quinte della scuola secondaria superiore ed uno riservato al Seminario Arcivescovile di Taranto.
La traccia di lavoro, scelta dall’Arcivescovo Metropolita di Taranto, mons. Filippo Santoro, che è intervenuto all’evento, puntava l’attenzione sul nostro territorio. “Educazione e cultura per la rinascita di Taranto”, questo il tema di grande interesse, che ha attirato l’attenzione delle Scuole e degli studenti. Più di 50 infatti i ragazzi che hanno partecipato, dividendosi fra la sezione elaborato scritto e la sezione multimediale.
La cerimonia è iniziata con i saluti del vice presidente della fondazione, Angelo Esposito, che ha sottolineato l’importanza di questo concorso, volto a ricordare la figura di mons. Motolese, fondatore della Cittadella, ma anche a stimolare e premiare i tanti giovani talenti di Taranto.
“Mons. Motolese ci trasmette la freschezza della vita attraverso l’entusiasmo dei giovani”.
Il consigliere regionale Gianni Liviano ha invitato i ragazzi a continuare sulla strada delle proposte per migliorare la città. Presente anche il direttore generale della fondazione Bruno Causo.
I lavori pervenuti alla Commissione di Valutazione, composta da Adriana Chirico dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Maria Silvestrini, giornalista, don Davide Errico, Rettore del Seminario e suor Delia Pardo, Superiora delle Missionarie del Sacro Costato della Cittadella della Carità, sono stati di livello elevato: tutti esprimevano sia l’analisi del contesto, e quindi del presente, che le proposte per migliorare nel futuro la nostra città. Un richiamo ai concetti di bene comune, di bellezza intesa come educazione alla cultura, di rispetto della legge e di assunzione di responsabilità sono stati espressi in modo unanime.
Per il bando riservato alla scuola hanno vinto, per la sezione elaborato scritto: Federica Calò del Liceo Aristosseno di Taranto (primo premio), Francesca Maria Gobbi del Liceo Battaglini (secondo premio) di Taranto e Virginia Cimmino del Liceo Archita (terzo premio).
Per la sezione multimediale hanno vinto: Antonio Donvito, Lorenzo Falco e Alessandro Bruno del Liceo Archita (primo premio) di Taranto, Rita Perrone dell’Istituto Cabrini (secondo premio) di Taranto e Sara Francesca Carrozzo e Chiara Dinoi (terzo premio) dell’Istituto Falcone di Sava.
Per il bando del Seminario Arcivescovile hanno vinto Giuseppe Fuggiano, che ha presentato un filmato, Giuseppe Basile, che ha presentato un power point, e Stefano Cristian Macsin che ha presentato un elaborato scritto. La cerimonia è stata presentata dalla giornalista Gabriella Ressa.
L’arcivescovo mons. Filippo Santoro, che ha consegnato gli assegni ai vincitori e gli attestati a tutti gli studenti presenti che hanno partecipato, ha concluso la Cerimonia.
“Ringrazio tutte le autorità convenute e la fondazione Cittadella della Carità che ha riproposto il concorso in memoria di mons. Motolese, punto di riferimento nella storia della nostra città e della nostra terra. Sono arrivati dei lavori bellissimi che ci danno una spinta di entusiasmo e di passione. Nei lavori i ragazzi non si sono fermati alla denuncia o al lamento ma hanno fornito molte proposte positive, che fungono da stimolo a tutti; ad esempio l’azione più invocata è quella di un coordinamento delle forze culturali educative e sociali presenti perché il territorio rinasca e rifiorisca. Il plauso non va solo ai lavori premiati, ma a tutti i pervenuti”.
Naturalmente mons. Santoro si è soffermato anche sulla Cittadella.
“Il cammino della Cittadella della Carità sta avanzando, la ripresa è in corso, ciò costituisce un segnale positivo di come tutta la città possa riprendersi e crescere”.
Un concorso che si è realizzato anche grazie alla collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Taranto, dei dirigenti scolastici e dei docenti di riferimento, cha hanno svolto il prezioso lavoro di coordinamento.