mercoledì 27 novembre 2024


16/12/2015 18:43:30 - Manduria - Attualità

Domani il progetto sarà presentato nuovamente alla città presso il Consorzio Produttori Vini

 
Attrezzare una o più spiagge libere al fine di consentire l’accesso ai diversamente abili con difficoltà motorie.
Il sogno dell’associazione “Città per Tutti” diventa un progetto concreto. A poco più di sei mesi dalla nuova stagione estiva, ora si punta a coinvolgere l’Amministrazione e a raccogliere fondi fra operatori commerciali e gente comune per finanziare quest’intervento che andrebbe finalmente a colmare un gap del litorale manduriano: non esiste alcuna passerella attrezzata che possa consentire a diversamente abili o a gente anziana di arrivare in spiaggia e nelle acque del mare.
«La finalità dell’intervento consiste nell’utilizzo di ausili e persone qualificate che potranno consentire la fruizione della costa marina da parte di persone diversamente abili, preservando le condizioni naturali della spiaggia e il godimento degli specchi d’acqua antistanti» spiega Salvatore Sgura, che domani (giovedì) presenterà, nel Consorzio Produttori Vini, il progetto alla città. Con l’obiettivo di avviare una raccolta di fondi.
«Le attrezzature destinate al progetto dovranno essere realizzate prevalentemente con strutture provvisorie in materiale leggero. Non mancheranno le strutture permanenti necessarie, quali per esempio i corridoi che assicurano il libero accesso alla battigia, che saranno utilizzabili anche nel periodo di chiusura della stagione balneare per venire incontro alle esigenze dei soggetti diversamente abili» prosegue Sgura, che nel suo progetto indica anche le caratteristiche tecniche della passerella. «In uno o più accessi occorre utilizzare personale qualificato (quali OSS o affini) per aiutare, anche tramite ausili (quali sedia job o affini), i diversamente abili motori ad accedere in spiaggia e in mare. «Non bisogna trascurare l’importanza della presenza di bagni accessibili (in locali commerciali o con bagni chimici appositamente acquistati o affittati)».
Servirebbero, insomma, una sedia job, una passerella, un servizio igienico accessibile e un sistema di comunicazione efficace con il Pronto Soccorso, oltre alla disponibilità di tre operatori socio sanitari.
«Riguardo alle fonti economiche, a prescindere del Comune stesso, l’associazione “Città per Tutti” stanzierà parte dei soldi raccolti durante l’anno associativo. Si potrebbe poi chiedere ad aziende commerciali di sponsorizzare le passerelle o gli ausili che andranno acquistati e utilizzati. Riguardo al personale qualificato, può esser messo a disposizione da associazioni di volontariato o da cooperative».

Dalla città, istituzioni comprese, si attende ora un riscontro all’appello di “Città per tutti”.











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