Ma tutti quelli relativi al pagamento dell’Ici sulla prima casa sono sbagliati: nel 2010 l’Ici non era dovuta
Poco meno di 5mila avvisi di accertamento relativi ai tributi Ici del 2010, Tarsu dal 2010 e al 2013 e Tari del 2014 non pagati, per i quali il Comune spera di introitare oltre un milione e 240mila euro. Stanno arrivando, in questi giorni, ai contribuenti che, secondo il Comune di Manduria, avrebbero evaso il pagamento di quei tributi.
In una recente determina dirigenziale (emessa il 31 dicembre, ovvero l’ultimo giorno utile per non far andare in prescrizione l’accertamento della presunta evasione dell’Ici del 2010), sono indicati analiticamente gli avvisi di accertamento che il Comune ha approntato e spedito (pare però che non tutti sia partiti entro il 31 dicembre). Da quella determina, risulta che quasi il 97% degli avvisi di accertamento (ovvero ben 4.817 su un totale di 4.978) riguarda l’imposta Ici del 2010. Secondo gli operatori dell’ufficio finanziario del Comune, i 4.817 contribuenti manduriani (o comunque proprietari di un’abitazione all’interno del confine della città messapica), avrebbero evaso complessivamente 844.582 euro. A questa somma, vanno poi applicati quasi 280mila euro di sanzioni e poco meno di 70mila euro di interessi, per un totale di un milione e 193mila euro.
Numeri enormi per diversi motivi. Innanzitutto, sembrerebbe strana una percentuale così alta di evasori dell’Ici: 4.817 sono davvero tanti. Percentuale che diventa ancora più consistente se si tiene conto che per il 2010 l’Ici non era dovuta per le abitazioni principali e le relative pertinenze. Erano invece escluse dall’agevolazione le ville, i castelli e le abitazioni di lusso. Quindi, le 4.817 evasioni dovrebbero riguardare quasi esclusivamente le seconde case e per lo più, pertanto, le abitazioni della fascia costiera. Se questa cifra si dimostrerà reale, vorrà dire che non meno del 70-80% dei possessori di seconde abitazioni avrebbe evaso l’imposta. Ci resta francamente il dubbio che, in quel numero di presunti evasori, possano esserci anche proprietari di prime abitazioni per le quali l’imposta non era dovuta. Qualche caso simile ci è già stato segnalato dai nostri lettori.
Decisamente contenuti, invece, i numeri degli evasori della Tarsu dovuta per il periodo fra il 2010 e il 2013 (solo 125), nonché per la Tari relativa al 2014 (addirittura “solo” 36). Dati anche questi, pur se per il motivo contrario, sembrerebbero anomali: gli evasori, in questo caso, sarebbero davvero pochi.
Il Comune ha messo in conto di recuperare i 21.871 euro di imposta dovuta dai 125 presunti evasori della Tarsu dovuta per le annualità comprese fra il 2010 e il 2013, nonché 1.247 euro di maggiorazioni, 24.329 euro di sanzioni, 756 euro di interessi, 2.843 euro di addizionali, per un totale di 51.085 euro (ma l’importo abbattuto previsto è di 35.353 euro).
Per i 36 casi di violazione della Tari per il 2014, il Comune conta di introitare 10.720 euro, oltre a 10.879 euro di sanzioni, 36 euro di interessi e 321 euro di addizionali, per un totale di 21.960 euro (ma l’importo abbattuto previsto è di 14.845 euro).