mercoledì 27 novembre 2024


14/01/2016 21:17:37 - Manduria - Attualità

Avvisi di accertamento per l’Ici non pagata nel 2010, imposta che però non era dovuta per la prima casa, e ben tre rate su quattro dell’importo per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti urbani per l’anno 2015 da pagare entro sabato

 
I primi giorni del 2016 hanno riservato ai contribuenti manduriani delle sgradite sorprese. Dal Comune stanno arrivando migliaia di “inviti” a versare imposte e tasse. Per alcune, però, l’Ufficio Tributi, forse nella fretta di inviare gli avvisi prima del termine ultimo previsto per la prescrizione (31 dicembre del 2015), ha preso un abbaglio; per altre, sembra sicuramente eccessiva la scelta di “costringere” i contribuenti, in un periodo di grave crisi finanziaria, a versare i 3/4 dell’importo in pochissimi giorni.
ICI 2010 – Come già da noi evidenziato, nel 2010 le prime abitazioni erano esentate dal pagamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili. Dal Comune sono però partiti ben 4.817 avvisi di accertamento relativi proprio all’ICI che non sarebbe stata versata dai contribuenti proprietari di un’abitazione nel territorio di Manduria. Per molti di questi avvisi, si tratta, però, di una ingiunzione illegittima: la pretesa riguarda, infatti, la prima abitazione.
Sicuramente il Comune introiterà molto meno del milione e 200mila euro previsti in una recente determina. Per i cittadini una doppia beffa: non solo dovranno dedicare alcune ore del proprio tempo per chiedere ai dipendenti dell’Ufficio Tributi (in questi giorni preso d’assalto dai cittadini), di annullare l’avviso di accertamento, ma dovranno indirettamente sopportare anche le spese sostenute dal Comune per stampare e inviare gli atti (un vero e proprio spreco), per le quali si è attinto, chiaramente, dai soldi versati dai contribuenti.
TARI 2015 – Gli avvisi di pagamento stanno arrivando in questi giorni, ma ben due delle quattro rate sono già scadute: andavano pagate entro il 31 dicembre scorso. Non solo: la terza scade sabato e la quarta il 16 marzo prossimo.
Una decisione che stride rispetto a quanto previsto dal Consiglio Comunale il 28 luglio scorso. In quella circostanza, era stato stabilito che la TARI si sarebbe pagata in quattro rate. La realtà è ben diversa: i contribuenti, se vogliono evitare la morosità, ne devono pagare tre contemporaneamente e solo una fra due mesi. Anche in questo caso, i contribuenti vengono enormemente penalizzati.
Ma a palazzo di Città in queste ore si discute solo di attribuzione delle cariche assessorili..










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