«La decisione è inopportuna, la scelta è sbagliata dal punto di vista economico e dal punto di vista naturalistico»
«Sabato mattina siamo stati contattati da alcuni cittadini e da alcuni affiliati dell’associazione “Le vetrine del centro” (associazione composta da commercianti presenti sull’arteria principale del comune di Manduria), che si lamentavano della situazione legata al rifacimento del corso XX Settembre.
In verità siamo rimasti alquanto basiti per le notizie riportateci, che riguardano una serie di problematiche connesse ai lavori in itinere e al progetto di ammodernamento del corso XX Settembre, più volte rivisto e modificato.
Tralasciando quelle che sono problematiche sacrosante ma non di nostra competenza (la scelta della chiusura di via Tripoli, il disagio arrecato agli stessi commercianti, ecc…), ci vorremo soffermare invece sulla scelta di espiantare le magnolie presenti attualmente nelle aiuole lungo parte del corso, per piantare al loro posto delle nuove palme.
Riteniamo questa decisione quanto mai inopportuna; la scelta delle palme è sbagliata sia dal punto di vista economico (una spesa inutile) sia dal punto di vista naturalistico.
Infatti le attuali magnolie furono piantate anni fa e hanno oramai perfettamente attecchito, fondendosi oramai con il paesaggio, nonostante non siano propriamente appartenenti alla nostra flora. E sicuramente la scelta di piantare delle Palme, non è da meno.
Bisogna poi considerare l’invasione infestante del punteruolo rosso: questo simpatico coleottero originario dell’ Asia ha ormai invaso l’intera penisola e distrugge molte varietà di palme deponendo le proprie uova: nel momento della schiusa le larve cominciano a scavare all’interno del tronco, privilegiando le parti più giovani, fino a rovinare completamente la pianta e a causarne la morte. Proprio pochi giorni fa è stata abbattuta nella villa comunale di Manduria, una palma che era stata attaccata dal punteruolo rosso.
Ci dispiace constatare ancora una volta come la decisione di pochi debba inevitabilmente ritorcersi contro tanti, per motivi individualistici, economici, politici e/o semplicemente per l’incapacità di sviluppare realmente quei processi democratici tante volte gridati ma mai concretizzati.
Il contemplare, nella scelta di progetti che riguardano l’intera società, contatti con altri rappresentanti, credo possa essere una normale e buona consuetudine per amministrare al meglio una città. Sottostare, invece, a imposizioni e interventi calati dall’alto, sembra appartenere più a regimi politici che a partiti o coalizioni di partiti che dovrebbero operare per il bene comune.
Il circolo Legambiente Manduria dice quindi NO all’espianto delle magnolie e aderisce alla decisione dell’associazione delle vetrine del centro di rifiutare questa “nuova imposizione”, impegnandosi maggiormente affinché possano essere rispettate pratiche democratiche che si riflettono positivamente sull’ambiente e sulla natura e naturalmente sui cittadini stessi».