«Non ho ancora avuto modo di leggere i contenuti dell’ultima bozza del Piano di riordino ospedaliero. Ho però anche io raccolto delle voci secondo le quali al “Giannuzzi” non sarebbe più ripristinato il Punto Nascite. Ne parlerò con il presidente Emiliano in questa settimana»
Il consigliere regionale manduriano Luigi Morgante esprime la propria valutazione sull’ultimo orientamento del governatore Michele Emiliano, che pare sia deciso a sacrificare la riattivazione del Punto Nascite al “Giannuzzi”, prevista nella prima bozza del Piano di riordino ospedaliero. In buona sostanza, sia l’ospedale di Manduria che quello Grottaglie, che sino a qualche giorno fa si contendevano il servizio (in predicato di passare da Grottaglie a Manduria), rischiano di rimanerne privi. Le ultime indiscrezioni riferiscono che, per far quadrare i conti, i Punti Nascita pubblici in provincia si ridurrebbero a due (Taranto e Martina), mentre il terzo sarebbe quello privato della clinica “Bernardini”.
«Inquadriamo correttamente la questione» sono le prime parole di Morgante. «Manduria non ha attualmente il Punto Nascite. Il taglio, al “Giannuzzi”, è avvenuto in passato, non ora. Io e il collega Giuseppe Turco abbiamo lottato, sin dal nostro insediamento, affinchè si potesse prevedere la sua riattivazione, che sembrava molto vicina sino a qualche settimana fa.
Ora sembrerebbe che nel nuovo Piano di riordino ospedaliero non è più previsto il Punto Nascite per Manduria. Voglio verificare prima con i miei occhi il contenuto della nuova bozza, che il governatore Emiliano si è impegnato a discutere con tutti i partiti. Chiederò di essere ricevuto già in questa la settimana da Emiliano, al quale esporrò le criticità del territorio: la mancanza di arterie a scorrimento veloce di collegamento con il capoluogo; l’importanza della nostra struttura per una serie di centri limitrofi anche di altre province; la presenza della Rianimazione, come garanzie per puerpere e nascituri; le rilevanti presenze di turisti lungo la litoranea nel periodo estivo. Farò insomma presente le aspettative di un intera zona, che attende nuovi servizi per il proprio nosocomio di riferimento. Vedremo se sarà possibile, nel limite del budget destinato alla sanità (la prima bozza è stata bocciata dal Governo nazionale proprio perché lo sforava) di ottenere il Punto Nascite, magari rinunciando a qualche altra cosa. Inoltre solleciterò anche la conclusione dei lavori del poliambulatorio di viale Aldo Moro».