mercoledì 27 novembre 2024


17/02/2016 14:36:37 - Manduria - Attualità

La posizione del sindaco sulla gestione dei tributi

Quattro interpellanze, la proposta di delibera sulle problematiche dell’Ufficio Tributi (poi ritirata dalla minoranza) e un consistente numero di prese d’atto di sentenze pronunciate dal Tribunale o dal Giudice di Pace, con i relativi debiti fuori bilancio da riconoscere.
La prima vera seduta di Consiglio Comunale dell’Amministrazione Massafra-ter (che segue quella limitata alla sola elezione del presidente dell’assise), è stata dedicata, per lo più, alle ultime difficoltà emerse nella gestione diretta dei tributi. Difficoltà nate dalla decisione di internalizzarne gran parte dei tributi assunta un paio di anni fa e, poi, dalla successiva rinuncia da parte della società Censum a gestire quelli minori, di cui era rimasta titolare negli ultimi mesi. Da queste difficoltà sono scaturiti i disagi delle prime settimane di gennaio: da un canto, i contribuenti si sono visti chiamati a pagare tre delle quattro rate della Tari in appena quindici giorni e, dall’altra, hanno ricevuto circa 5.000 avvisi di accertamento per l’Ici del 2010 non pagata (avvisi ricevuti anche dai proprietari delle prime abitazioni, benché imposta non dovuta).
Alle eccezioni sollevate dal consigliere Leo Girardi a nome dell’intera minoranza (di cui riferiamo accanto), hanno replicato l’assessore alle Finanze, Cosimo Lariccia (ha condiviso la necessità di approfondire la materia) e il sindaco Roberto Massafra.
«Allo stato attuale non siamo nelle condizioni di effettuare una scelta razionale, né indirizzata verso l’affidamento ad esterni, né verso l’internalizzazione (ad eccezione della riscossione ordinaria, che sarà gestita dall’Ufficio Tributi)» le parole del sindaco. «Dobbiamo procedere a valutazioni approfondite di vantaggi e svantaggi che l’internalizzazione ha prodotto. Al di là se l’Ufficio, con i soli 3 dipendenti (cui va rivolto il nostro apprezzamento per la mole di lavoro svolto) sia o meno in grado di gestire tutto il servizio senza ricorrere ad aiuti esterni.
Iniziamo a chiarire che la Censum ha rinunciato da un giorno all’altro alla gestione dei tributi minori e, chiaramente, ci siamo trovati in difficoltà. I nostri uffici sono venuti in possesso della banca dati solo negli ultimi giorni utili e hanno fatto il possibile.
Chiariamo pure che è assolutamente falso che gli avvisi di accertamento dell’Ici siano stati tutti sbagliati. Sino a questo momento è stato appurato che, su un’entrata stimata di un milione e 100mila euro, circa 900mila euro sono dovuti. Il margine di errore c’è stato, sicuramente, perché non abbiamo potuto verificare con calma la correttezza degli avvisi di accertamento in partenza. In ogni caso, non c’è stato alcun danno erariale. Anzi, recupereremo 900mila euro di imposte non versate. Mi scuso per chi è stato costretto a trascorrere delle ore in fila all’Ufficio Tributi, ma ora la sua posizione è stata corretta».
Roberto Massafra ha poi resa pubblica una relazione del dirigente dell’Ufficio Tributi, Raimondo Marino, sul consuntivo dell’operato della Censum negli ultimi tre anni (di cui riferiremo nei prossimi giorni) e ha assunto l’impegno di confrontarsi con la minoranza quando il quadro sarà chiaro.











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