mercoledì 27 novembre 2024


28/02/2016 10:10:27 - Manduria - Attualità

L’area orientale della provincia è compatta nel difendere il proprio presidio ospedaliero

«Chiediamo al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’applicazione senza alcuna deroga del decreto ministeriale 70 del 2015. Alla luce di tale decreto, di confermare l’ospedale di Manduria come presidio ospedaliero di primo livello in quanto possiede tutte le strutture semplici e complesse, nonché i servizi di cura previsti dagli standard contenuti in quella disposizione di legge».
E’ stata questa la richiesta che Roberto Massafra ha rivolto al governatore Emiliano. Un mandato conferito venerdì sera al primo cittadino dall’intero Consiglio Comunale di Manduria, nonché dal deputato Ludovico Vico, dai consiglieri regionali Luigi Morgante e Giuseppe Turco e dai sindaci di Lizzano (Dario Macripò), di Sava (Dario Iaia), di Torricella (Emidio Depascale) e di Fragagnano (Michele Andrisano). Con sfumature diverse, invece, la posizione della consigliera regionale Francesca Franzoso, che aveva proposto di avanzare al governatore la richiesta di prevedere, per la provincia di Taranto, tre ospedali di “riferimento” (Manduria, Martina Franca e Castellaneta) e un ospedale di base (Grottaglie). Proposta che non è stata condivisa dai presenti.
L’area orientale della provincia è compatta nel difendere il proprio presidio ospedaliero. Dopo l’intervento del presidente del Consiglio, Enzo Andrisano, che ha auspicato un “fronte comune” contro il rischio della penalizzazione del “Giannuzzi”, che potrebbe essere declassato da “ospedale di primo livello” a “ospedale di base”, a favore di Martina Franca, ha relazionato il sindaco Roberto Massafra.
«Da quel che si è appreso sinora, il Piano di Riordino che vorrebbe varare il governatore Emiliano non ha un progetto, né un’idea di sanità per il futuro» ha affermato il primo cittadino. «Per cercare di privilegiare altre strutture, sono stati utilizzati anche dati taroccati: in alcune tabelle sul numero e sulla qualità delle prestazioni erogate, Manduria neppure figura.
Non vogliamo fare una battaglia contro altre comunità della nostra stessa provincia. Noi vorremmo solamente che ogni decisione sia adottata nel rispetto delle disposizioni del decreto ministeriale. Il “Giannuzzi” ha tutti i requisiti richiesti: dalla Rianimazione al nuovo complesso di Diagnostica per Immagini fra i più avanzati a livello tecnologico non solo della Puglia (la Risonanza Magnetica sarà inaugurata a breve).
Invece si vuole incidere scriteriamente sulla qualità assistenziale e professionale, ottenendo come unico risultato un peggioramento ulteriore della sanità e continuando a costringere la gente alla “migrazione sanitaria”, che è il vero problema. Si spendono 300 milioni di euro per i cittadini pugliesi che vanno a curarsi nelle regioni del centro-nord. Bisognerebbe invece migliorare l’offerta qualitativa per risparmiare sui costi della “migrazione sanitaria” e per evitare in tal modo di chiudere ospedali.
Il “Giannuzzi” va difeso anche per la qualità degli interventi, oltre che per il numero delle prestazioni erogate. Se fosse declassato, sarebbe uno dei due ospedali in Puglia, insieme a Casarano, a diventare ospedale di base pur disponendo della Rianimazione».










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