La replica del gestore del Parco, Gregorio Tarentini: «C’è qualcuno che sarà stato colto da illusioni ottiche…»
«Invio la presente in risposta alla polemica scatenata dall’arch. Nevio Conte sulle pagine web dei blog “Amici di Beppe Grillo” e “Tarantiamo”. Il suddetto, che sembra sia presidente di una onlus che vigila sulla legalità, con le sue parole fuorvianti e che poco si confanno alla realtà dei fatti, tende a minare quella legalità di cui si fa portavoce, diffondendo una lettera che getta fango su Manduria e sul suo Parco Archeologico, che il sottoscritto gestisce da ormai due anni con grande impegno e professionalità.
Il sig. Conte, rivolgendosi alle autorità provinciali e regionali, denuncia fatti che non conosce, inerenti a una città che non conosce. Lungi da me dare avvio a sterili polemiche o a lunghe sequele di botta e risposta, ho ben altro da fare e a cui dedicare il mio tempo prezioso, ma ritengo comunque giusto difendere il Parco Archeologico delle Mura Messapiche di Manduria, ingiustamente tirato in ballo e fatto oggetto di critiche che in realtà non dovrebbero riguardarlo. L’architetto, nella sua appassionata lettera di protesta, commette un errore madornale, che va a vanificare i suoi intenti, qualunque essi fossero: parla di un “mostro calato da anni con non poca vergogna nel Parco” riferendosi ad una costruzione in stato di totale abbandono che sarebbe dovuto essere adibito a Centro Scolastico Polivalente.
È vero, questo scempio di cemento esiste ed è stato più volte oggetto di lamentele da parte dei cittadini manduriani, in quanto deturperebbe l’immagine della città, ma non è assolutamente collocato all’interno del Parco Archeologico, come più volte puntualizzato dal sig. Conte. Lo stabile si trova sulla circonvallazione Taranto – Lecce, nei pressi del Parco, ma non è affatto inglobato all’interno di esso. Ne deduco che , chi ha scritto la lettera, sia stato colto da illusioni ottiche e abbia così creduto di vedere il “mostro edilizio” all’interno dei cancelli del Parco, grama testimonianza della gloriosa civiltà messapica, o (e credo che questa sia la spiegazione più plausibile) il soggetto in questione non abbia mai messo piede nel sito archeologico manduriano, e che sia arrivato a conclusioni alquanto superficiali e approssimative senza preoccuparsi di verificare che quanto stava per divulgare fosse reale. Così facendo, ha rischiato di danneggiare l’immagine professionale della mia Impresa, che da lungo tempo impegna risorse inimmaginabili per rilanciare un luogo che, prima del suo arrivo, era sì preda di incuria e deterioramenti, ma che ora può fregiarsi dell’onore di ospitare sempre più turisti provenienti non solo dall’Italia ma da tutto il mondo, che non denigrano affatto bensì apprezzano moltissimo ciò che il nostro Parco offre. Esso è ben tenuto, pulito e fruibile al 100%, con un servizio guide competente anche in lingua straniera, quindi perché sarebbe “in gioco la credibilità”?
Manduria non è solo Primitivo e Fiera Pessima, Manduria non è “pessima” e “primitiva” come più volte ironicamente affermato dal sedicente architetto: Manduria è anche turismo, Manduria è anche archeologia, Manduria è anche Parco delle Mura Messapiche, e per fortuna non solo noi ce ne siamo accorti!
La Gestione Tarentini quest’anno, dopo l’incredibile successo riscosso lo scorso anno, porterà infatti il Parco alla prestigiosa Borsa Internazionale del Turismo di Paestum, una vetrina importante ed elitaria, dove solo chi merita viene invitato. Il Parco, insomma, al contrario di quanto si evince dalle parole di chi evidentemente non sa o fa finta di non sapere, è vivo più che mai, e assolutamente non conosce l’ “indifferenza”, il “degrado”, “l’abbandono” e la “trascuratezza”!
A ulteriore dimostrazione del nostro impegno e della nostra determinazione a dare voce a un posto così ricco di arte e di storia, ci tengo a sottolineare che la mia gestione porta avanti già da svariati mesi alcuni progetti, tra cui il progetto “Piccoli Archeologi al Parco”,finalizzato ad educare gli studenti delle scuole primarie e secondarie alla fruizione ed al rispetto per le risorse archeologiche del nostro territorio, mediante attività didattiche proposte in chiave ludica. Agli utenti del programma si propone di vivere in prima persona l’esplorazione delle risorse presenti nel Parco Archeologico di Manduria, attraverso visite guidate nel sito e, successivamente, simulazioni di scavo. Inoltre, nei giorni scorsi, molti tra gli studenti che hanno partecipato al progetto, hanno anche avuto la possibilità di visitare il centro storico di Manduria, come perfetta conclusione del progetto. Sotto la guida della dott.ssa Grazia Sammarco, gli alunni delle classi quinte della Scuola Elementare “Francesco Prudenzano”, accompagnati dalle insegnanti Marinella Russo, Margheriti Anna Lucia, Mina Festa, Eligia Occhibianco e Piera Massari, hanno potuto godere appieno delle bellezze della città, in particolare del Ghetto degli Ebrei e della Chiesa Matrice, con una sosta finale presso Palazzo Schiavoni, sede della mostra permanente “Oltre le Mura”.
Messo in chiaro questo, mi rammarico e dissento profondamente da chi è capace soltanto di minare l’altrui operato, non tenendo conto delle conseguenze, dei danni all’immagine e all’economia di una persona o di un gruppo di persone che fanno il loro lavoro con passione e attenzione costanti. Le risorse e l’impegno profuso da me e dai miei collaboratori per il ripristino e la valorizzazione di quel luogo così bistrattato dall’arch. Conte, è stato immane, e lui invece, con il suo comportamento, ci appioppa un orribile biglietto da visita.
Il brutto edificio, che rovinerebbe la scenografia di un Parco Archeologico di cui non fa parte, giace lì, abbandonato, questo non lo si può negare, e chissà se e quando verrà rimosso dalla vista dei manduriani, chissà se mai l’amministrazione ci libererà da quel pugno nell’occhio. Ma Manduria, che tanto altro di bello e positivo ha da offrire, non è meno “ridente” per la presenza dello stesso… Abbiamo piuttosto riso noi nel constatare che qualcuno ha costruito un castello su di un’informazione totalmente errata!
Auspico quindi che ci possa essere un chiarimento o almeno che si corregga laddove si è sbagliato».
Gregorio Tarentini
Gestore del Parco Archeologico
di Manduria