Intanto “Manduria Migliore” sollecita l’apertura dell’isola ecologica
Ancora otto giorni prima dell’avvio della raccolta differenziata “porta a porta”.
E’ corsa contro il tempo a Manduria per curare ogni aspetto del nuovo servizio, la cui introduzione modificherà le abitudini delle famiglie manduriane nella raccolta dei rifiuti: non più indifferenziati, da depositare nel cassonetto unico, ma suddivisi nei vari contenitori, da lasciare fuori dalla soglia di casa secondo un calendario ben stabilito.
Sinora i manduriani (non tutti, ma una piccola fascia di cittadini virtuosi), hanno contribuito a differenziare, mediamente, l’11% circa al mese dei rifiuti prodotti. Dai dati della Regione Puglia, si evince che sono raccolti dalle 140 alle 180 tonnellate di rifiuti differenziati al mese. Tranne un picco decisamente strano che si è registrato ad agosto del 2015, in cui, con i manduriani in villeggiatura lungo la marina o in vacanza altrove, la differenziata avrebbe raggiunto l’improbabile quota dell’82,79%.
Si chiede, quindi, la collaborazione dei cittadini per far decollare un servizio nel rispetto dell’ambiente, che potrebbe anche comportare dei risparmi per i contribuenti.
Intanto l’associazione “Manduria Migliore” fa notare alcuni ritardi nell’organizzazione del servizio.
«Se la distribuzione dei contenitori a domicilio sta, se pur lentamente, procedendo, ancora nessuna notizia si ha sulla messa in funzione della fantomatica isola ecologica, prevista e mai attivata, per la quale era stato individuato un lotto della zona industriale» sostiene “Manduria Migliore”. «La realizzazione di questa struttura assume dal 2 maggio, con la partenza della differenziata spinta, ancora maggior importanza e diviene anzi fondamentale poiché alcune tipologie di rifiuti (pile esauste, farmaci scaduti, piccole quantità di materiali inerti edili derivanti da lavori fai da te ecc.) non potranno essere introdotte in nessuno dei contenitori previsti. Si rischia quindi di assistere impotenti ad una nuova ondata di rifiuti abbandonati nelle campagne come purtroppo già avviene nonostante per molti di questi esista il servizio di raccolta gratuita a domicilio.
Dobbiamo evitare a tutti i costi questo ulteriore scempio anche se, a dir il vero, ci si sarebbe dovuti organizzare per tempo. Purtroppo la pianificazione e la programmazione non sono argomenti all’ordine del giorno di questa Amministrazione Comunale, come più volte abbiamo evidenziato.
D’altronde quando si è impegnati a tempo pieno in esercizi di equilibrismo politico, di spartizione e occupazione poltrone e, in fin dei conti, ad assicurarsi la sopravvivenza ad ogni costo, diventa complicato occuparsi della corretta gestione della cosa pubblica».