sabato 30 novembre 2024


26/04/2016 17:14:48 - Manduria - Attualità

Nell’area orientale della provincia la scelta della Regione di concedere agli stabilimenti balneari la facoltà di tenere aperte tutto l’anno le strutture (che dovranno restare comunque removibili) viene condivisa dagli operatori del settore

 
L’apertura per tutto l’anno dei lidi non può che far bene al turismo e, più in generale, all’economia.
Nell’area orientale della provincia la scelta della Regione di concedere agli stabilimenti balneari la facoltà di tenere aperte tutto l’anno le strutture (che dovranno restare comunque removibili) viene condivisa dagli operatori del settore.
«Finalmente iniziano a vederci con un altro occhio» afferma Toni Greco, uno dei proprietari di “Posto 9”, stabilimento balneare di località “Madonnina”, un tratto della marina di Maruggio. «Noi siamo delle vedette che tuteliamo la spiaggia e il mare. Abbiamo cura dell’arenile, che prima del nostro insediamento era una discarica a cielo aperto per gran parte dell’anno.
Essere presenti e attivi in tutti i mesi sulla spiaggia ci consentirebbe di ampliare e diversificare le nostre offerte anche nei mesi più freddi».
Proprio “Posto 9”, sin dal 2015, ha introdotto, grazie alla disponibilità del Comune di Maruggio, un servizio che ha riscosso un consistente successo: la possibilità di celebrare un matrimonio civile nello stabilimento, impianto in cui gli sposi offrono poi il rinfresco agli invitati.
«Per quest’anno abbiamo già una decina di prenotazioni» conferma Greco. «Ci sono coppie, molte delle quali straniere, affascinati dall’idea di poter vivere questo indimenticabile momento in uno stabilimento balneare, a pochi metri dal mare. C’è chi si sposerà da noi e poi resterà per festeggiare il matrimonio con gli invitati. C’è chi si sposa in chiesa (perché cattolico) e poi sceglie la nostra struttura per il ricevimento.
Lo stabilimento balneare ha le potenzialità per lavorare tutto l’anno».
Nel 2015, in effetti, “Posto 9” è stato, ad esempio, il set per la realizzazione di book fotografici di importanti aziende italiane, la location per raffinate serate culturali (con presentazione di libri) o, ancora, la base operativa per il monitoraggio dei nidi di tartarughe in diversi chilometri di costa per tutta l’estate del 2015.
«Ma abbiamo anche altre idee, che andrebbero poi sviluppate» prosegue Toni Greco. «Qualche esempio? Potremmo organizzare il servizio del the del pomeriggio sulla spiaggia. Oppure potremmo consentire ai nostri clienti di andare a cavallo.
Non sono neppure d’accordo con chi è preoccupato dei riflessi sulla tutela del patrimonio ambientale. Smontare e rimontare la struttura significa dover far giungere sul posto, per una ventina di volte, un camion, per portare o riportare indietro ogni pezzo dell’impianto. Io credo che l’area si rispetterebbe di più tenendo l’impianto fisso e sapendo che noi siamo i primi a rispettare il posto e a tenerlo sempre pulito».
Dello stesso avviso anche Dario Daggiano, presidente della sezione di Manduria di Confcommercio.
«Questa scelta della Regione Puglia va in direzione della destagionalizzazione, verso la quale noi tendiamo da tempo» è l’opinione di Daggiano. «I proprietari ammortizzerebbero alcuni costi che influiscono non poco nel bilancio (smontare e rimontare ogni anno la struttura) e potrebbero praticare prezzi più bassi. Finalmente c’è chi si accorge che c’è un’economia da valorizzare. Questa scelta è anche un premio agli operatori, gli unici che mantengono sempre puliti gli arenili.
Quali attività praticare nei mesi autunnali o primaverili? In un recente incontro in cui si è discusso di programmazione turistica, ho sentito parlare, ad esempio, di elioterapia o di terapia del vento. Credo, insomma, che le idee non mancheranno sicuramente..».











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