La presentazione del volume “Canti di Terra e di Mare”, di Mario Pennelli in arte Bolivar
Libri e calici di vino: un esperimento riuscito a “L’Antico Palmento”, una location domestica ma suggestiva, dove calore, accoglienza e profumo di vino buono sono stati gli ingredienti di una serata all’insegna dell’enogastronomia e della lettura. Uno scenario perfetto e coinvolgente, in cui è stato presentato il volume “Canti di Terra e di Mare”, di Mario Pennelli in arte Bolivar.
Attorno al nettare di Dioniso, il Primitivo di Manduria, gentilmente versato dal padrone di casa Gabriele Garofano (che con la sorella Mariangela, amministra l’azienda), per due ore non si è assistito ad una consueta presentazione editoriale: tutti gli invitati hanno abbandonato i formalismi diventando per una serata “vecchi amici”, rispettando così quella magica tradizione che intende l’osteria come porto di mare, come occasione per un piacevole convivium.
E così, navigando su quel mare di vino, hanno trovato spazio i racconti di un giovane pugliese fiero della propria terra, della quale decanta vizi e virtù, speranze ed illusioni, circondato da quella perenne sensazione di rivincita nei confronti di un mondo moderno cinico e insensibile. Sono storie di tutti i giorni, sofferte e conquistate con fatica, enunciate nella bellissima sala al piano terra della cantina.
Questo posto è un piccolo tesoro tra le vie di Manduria, un palmento riportato all’originale splendore dalla famiglia Garofano, che ha infuso nella produzione del suo vino la filosofia del rispetto dei tempi di madre natura, della qualità a discapito della quantità.
Famiglia Garofano che in comune con l’autore del libro ha ideali e sentimenti: la Puglia da entrambi è vista come una bellissima donna da corteggiare, da coccolare lentamente, per poter così ricavarne amore autentico.
Alle bottiglie di vino, vere e proprie opere d’arte persino nell’etichetta, ben si accompagnava un libro che tratta in maniera frizzante, profonda e autoironica la nostra regione così divisa nei suoi due filamenti cromosomici, quello del mare e quello dei campi, entrambi fragili ricchezze da tutelare e valorizzare.
L’enogastronomia e la lettura, un matrimonio riuscito, quindi, un laccio inscindibile, che durante la serata è divento sinonimo di convivialità, di gioia e di condivisione. Quello con la Puglia, per Pennelli, è una fede “talebana” che va celebrata tutti i giorni per riscoprire il gusto di vivere in un territorio così contraddittoriamente bello. E, nella casa del vino, non si può che finire parlando di vino, dalla cui dolcezza si sprigionano le verità più inestimabili.