Tassa sui rifiuti, verso un risparmio per le famiglie
Entra in vigore anche a Manduria l’Imposta Unica Comunale, un’imposta, introdotta nel 2014, destinata al Comune e articolata in tre distinti tributi, con differenti presupposti impositivi: la Tari, la Tasi, l’Imu.
Si tratta pertanto di una imposta dalle molteplici caratteristiche, avente, da un lato, natura patrimoniale, analogamente all’IMU, in quanto imposta dovuta da chi possieda un immobile non adibito a prima casa e non di lusso, dall’altro di tassa sui servizi, come le precedenti tasse sui rifiuti.
Nella seduta di venerdì scorso, il Consiglio Comunale ha approvato sia il regolamento per l’applicazione dell’Imposta Unica Comunale, sia le tariffe Tari per il 2016, sia il piano finanziario per la tassa dei rifiuti per il 2016.
Per quanto riguarda la Tasi, che dal 2016 non si applica più sulla prima casa, l’assessore Lariccia e il dirigente dell’Area Finanziaria Marino hanno chiarito, a specifica domanda rivolta dal consigliere di minoranza Leo Girardi, che lo Stato non compenserà completamente, attraverso i propri trasferimenti, il mancato gettito: il Comune di Manduria riceverà infatti circa 200mila euro in meno rispetto a quanto introitato con la Tasi sulla prima casa nel 2015.
«Una prima sostanziale novità riguarda la determinazione della tassa per la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti» ha affermato l’assessore ai Tributi e alle Finanze, Mimmo Lariccia. «Sino allo scorso anno era determinata esclusivamente sulla base della superficie dell’abitazione. Da quest’anno, invece, si determinerà sia in base alla superficie dell’abitazione, sia in base ai componenti del nucleo familiare.
Abbiamo determinato dei costi fissi, legati alla superficie, e dei costi variabili, legati alla capacità di produzione di rifiuti del nucleo familiare o dell’azienda» prosegue Lariccia. «In tal modo, i nuclei familiari avranno dei vantaggi in termini di risparmio».
Nelle proposte di delibere sono previste le seguenti aliquote come tariffa fissa: nucleo familiare con un solo componente 1,06142 euro a mq; con due componenti: 1,23177; con tre: 1,33660; con quattro: 1,42832; con cinque: 1,44143; con sei: 1,38901.
Questa invece la tariffa variabile delle utenze domestiche: con un componente 64,544 euro; con due componenti 116,179; con tre 138,769; con quattro 167,814; con cinque 187,178; con sei 219, 450.
Un’incognita è però rappresentata proprio dalla parte variabile di questa tariffa. Come già anticipato ieri da queste colonne, nel contratto che lega il Comune alla società che gestisce il servizio di igiene urbana si è fissato nel 56,58% l’obiettivo da raggiungere con la raccolta differenziata già nel 2016. Se però non dovesse essere raggiunto, i costi salirebbe e la tariffa a carico dei cittadini subirebbe un’impennata.