L’obiettivo strategico di questo programma è quello di rafforzare la competitività e la coesione territoriale nell’area del programma, verso lo sviluppo sostenibile ottenuto attraverso un più stretto legame tra potenzialità su entrambe le sponde dell’area marittima transfrontaliera
Il direttore delle Riserve Naturali del Litorale Orientale, Alessandro Mariggiò, è in Grecia per partecipare alla riunione operativa per avviare l’iter del programma di cooperazione transfrontaliera fra Italia e Grecia.
L’obiettivo strategico di questo programma (per il quale l’Unione Europea ha stanziato un consistente finanziamento) è quello di rafforzare la competitività e la coesione territoriale nell’area del programma, verso lo sviluppo sostenibile ottenuto attraverso un più stretto legame tra potenzialità su entrambe le sponde dell’area marittima transfrontaliera.
Queste le aree di cooperazione. Regione Grecia occidentale: Prefetture di Etoloakarnania, Achaia; regione isole ioniche: Prefetture di Corfu, Lefkada, Cephalonia, Zakynthos; regione di Epiro: Prefetture di Ioannina, Preveda, Thesprotia, Arta; Puglia: province di Bari, Brindisi, Lecce; territori adiacenti ammessi: Prefettura di Ilia, province di Taranto e Foggia.
Il programma intende collegare mercati e comunità migliorandone l’accessibilità. Esso intende agevolare il trasferimento di know-how nelle aree interessate dall’intervento e si prefigge di porre le basi su cui creare strutture comuni per lo sviluppo sostenibile. L’obiettivo generale del programma è il rafforzamento della competitività e della coesione territoriale nell’area in oggetto in un’ottica di sviluppo sostenibile da realizzarsi correlando le potenzialità delle regioni ad entrambi i lati della frontiera marittima. Ciò verrà realizzato rafforzando la competitività e l’innovazione e migliorando l’accessibilità, soprattutto in relazione alle reti e ai servizi regionali. Il programma intende inoltre promuovere la qualità della vita, contribuire a tutelare e a gestire l’ambiente e accrescere la coesione sociale e culturale, nonchè valorizzare i vantaggi comparativi delle regioni per farne la base dello sviluppo futuro nella regione frontaliera.