Questa volta sono approdati in Brasile, al cospetto di un pubblico festoso, che ha riservato loro un accoglienza da star
Hanno viaggiato ancora lontano gli strumenti dell’Hathor Plectrum Quartet. Questa volta sono approdati in Brasile, al cospetto di un pubblico festoso, che ha riservato loro un accoglienza da star.
Viaggiano e portano nuovamente all’estero, oltre ad un’idea viva e pulsante di cultura e musica pugliese, i suoni tipici dell’Italia, di quella meridionale in particolare con il timbro dello strumento italico per eccellenza: il mandolino. È fuori di dubbio che questo gruppo musicale, formato da Antonio Schiavone (mandolino), dal manduriano Roberto Bascià (mandolino), Sergio Vacca (mandòla) e Vito Mannarini (chitarra) si stia imponendo come formazione unica, per genesi e curriculum, nel sud d’Italia (e non solo…) ed è fuor di dubbio che il successo brasiliano raccolto in 6 concerti nello stato del Paranà, dall’8 al 14 agosto, costituisca un tassello importante in questa direzione.
«Il tour brasiliano» racconta Roberto Bascià, componente manduriano dell’HPQ, «è stato costruito nell’arco di un anno e mezzo, attraverso un frenetico scambio di mail e contatti con l’organizzazione in loco, per confezionare uno spettacolo che fosse all’altezza dei teatri che lo hanno ospitato. Inoltre questo tour ha sancito la collaborazione con il maestro Etcheverry Santi Rebellato, emergente tenore brasiliano che si è unito al nostro quartetto nell’esecuzione vocale del repertorio italiano, che il pubblico latino ha molto apprezzato e gradito, complici sicuramente le radici italiane più volte richiamate dal pubblico».
Il tour, patrocinato dai Comune di Manduria e di Avetrana e promosso dal programma “Puglia Sounds Export” della Regione Puglia (il 19° all’estero per Roberto Bascià), ha inoltre segnato la partecipazione dell’HPQ al prestigioso Festival di Musica dello Stato del Paranà.