Gli agricoltori delusi dalle non risposte del ministro Zaia
Terzo giorno di mobilitazione degli agricoltori. Anche ieri (26 novembre) sono stati mantenuti i presidi nelle piazze centrali di Manduria ed Avetrana.
A Sava è partito un corteo spontaneo dal rondò di accesso al paese della strada provinciale Taranto-Lecce, che si è snodato per le vie del centro; si sono verificate iniziative spontanee di rimostranze nei confronti delle strutture cooperative che non hanno ritenuto di aderire alla mobilitazione chiudendo i cancelli.
Anche a Sava quindi, così come mercoledì ad Avetrana e Manduria, i mezzi agricoli hanno testimoniato la rabbia del mondo agricolo verso il governo centrale, che a tutt’oggi non ha assunto alcuna decisione a sostegno del settore.
La C.I.A., Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto, prende favorevolmente atto della testimonianza di solidarietà e di sostegno pervenute da tutte le istituzioni locali, Comuni e Provincia, alle richieste di aiuto del mondo agricolo, in particolare i comuni del versante occidentale Castellaneta e del versante orientale Avetrana, Manduria e Sava; i sindaci hanno fatto già partire le richieste al presidente Berlusconi, al ministro Tremonti e al ministro Zaia, di convocazione urgentissima del tavolo agroalimentare per discutere della grave crisi del comparto agricolo, e al ministro Maroni per evitare eventuali problemi di ordine pubblico.
Mercoledì sera gli agricoltori di Manduria presenti in Piazza Garibaldi con i propri mezzi agricoli, hanno ricevuto la visita dell’assessore provinciale all’Agricoltura avv. Luigi Albisinni, al quale hanno comunicato, attraverso il presidente provinciale della CIA Taranto dott. Nicola Spagnuolo, che la mobilitazione continuerà ad oltranza sino a quando non arriveranno risposte certe dal governo centrale.
La Cia intanto ha inviato al Prefetto di Taranto Alfonso Pironti una richiesta da inoltrare ai ministeri competenti per la convocazione del tavolo agroalimentare nazionale.
I presidi continueranno anche nella giornata odierna.