In agenda anche un incontro con Legambiente. Nascono altri due comitati: nel quartiere Santa Gemma Galgani e nella zona del villaggio del Fanciullo
E’ stata una sentenza del Tar, che ha accolto il ricorso della compagnia telefonica che sta installando il nuovo ripetitore nel rione Barci dopo il diniego del Comune a rilasciare l’autorizzazione, a dare il via libera ai lavori di attivazione dell’impianto.
«Il Comune non ha il potere di interrompere i lavori» ha spiegato il commissario straordinario, dott. Giovanni D’Onofrio, ai delegati del comitato spontaneo che lotta contro l’impianto. «Esiste una sentenza del Tar, che dobbiamo rispettare. Ci sono due strade da seguire: il ricorso al Consiglio di Stato e, poi, il monitoraggio delle emissioni da parte dell’Arpa, per verificare se tutto è in regola. Io sono dalla parte della gente, ma devo rispettare la legge».
Nonostante la strada impervia che si è prospettata sin dall’inizio, il comitato spontaneo non intende demordere nella lotta, non potendo tollerare che un impianto di questo genere possa essere ubicato nei pressi di un intero Circolo Didattico.
Nel pomeriggio i delegati del comitato incontreranno nuovamente il commissario straordinario del Comune di Manduria, che consegnerà loro la copia dell’intera pratica. Tutta la documentazione sarà vagliata attentamente per cercare di scoprire eventuali irregolarità che possano inficiarne la legittimità.
Sempre nella serata di oggi, il comitato ha altri due appuntamenti: il primo è con i rappresentanti del circolo locale di Legambiente per discutere di tutta la vicenda e per poter eventualmente ricevere consigli efficaci; il secondo è con i rappresentanti di altri due comitati che sono sorti in altrettanti rioni di Manduria (Santa Gemma Galgani e la zona nei pressi del villaggio del Fanciullo), dove si è scoperto, nelle ultime ore, che stanno per essere attivati altri impianti. Ogni manifestazione di protesta sarà, da oggi, congiunta.