mercoledì 27 novembre 2024


30/04/2017 12:26:23 - Manduria - Attualità

Nel corso del progetto diretto da Giulia Merico, gli alunni, con l’aiuto delle famiglie, si sono impegnati a raccogliere i rifiuti plastici prodotti in casa e a restituirli una “seconda vita” per realizzare giocattoli, bijoux e strumenti musicali

Durante l’anno scolastico 2016/17, la scuola “F. Prudenzano” di Manduria ha avviato la raccolta differenziata dei rifiuti in aula, proponendo il progetto “Io differenzio. E tu?”, in linea con le disposizioni del Comune di Manduria, città in cui, dal 2 maggio 2016, è attivo il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta. Si è, infatti, ritenuto doveroso un intervento educativo da parte dell’istituzione scolastica con lo scopo di sensibilizzare gli alunni alle tematiche ambientali e alla diffusione della cultura del riciclo.
In quest’ottica è nato anche il progetto “A scuola di riciclo”, coordinato dalla dott.ssa Giulia Merico e rivolto a circa venti alunni della scuola primaria “Prudenzano”; in ordine alfabetico: Buccolieri Dalila, Casale Sofia, Danese Flavio, De Padova Maia, Dell’Anna Stefano, Dimonopoli Ludovica, Italiano Giorgia, Lomartire Michele Pio, Massafra Giorgia, Memmi Rebecca, Piccinni Ludovico, Piccione Matteo, Pignataro Martina, Pisanello Valerio, Pizzi Alice e Pulieri Marco.
Il lavoro ha interessato, in particolare, il mondo della plastica, e si è focalizzato sull’inquinamento causato dalla dispersione delle materie plastiche nell’ambiente. I bambini sono stati guidati in un percorso che ha mostrato loro come l’utilizzo massivo delle materie plastiche, che contraddistingue la società del benessere, stia diventando deleterio per l’uomo stesso perché la plastica è la prima fonte d’inquinamento del pianeta.
Gli alunni, accompagnati dalla dott.ssa Merico, si sono apprestati allo studio delle tecniche di produzione della plastica avvalendosi della collaborazione di un’azienda locale che si occupa di produzione di PET, la FamaPet S.r.l. dei fratelli Roberto e Giorgio Stano. Successivamente gli studenti si sono cimentati nello studio e nella classificazione dei diversi tipi di plastica. Infine, con l’aiuto delle famiglie, ognuno di loro si è impegnato a raccogliere i rifiuti plastici prodotti in casa e a restituirli una “seconda vita” per realizzare giocattoli, bijoux e strumenti musicali.
L’obiettivo di queste attività è stato quello di far riflettere gli adulti di domani sullo spreco legato alla diffusione dei prodotti monouso che, insieme alle microplastiche, invadono i mari ed entrano nella catena alimentare, e di sensibilizzarli a ridurre l’uso della plastica migliorando, al contempo, la gestione dei rifiuti.











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