Gli appunti di Cinzia…..
A gennaio, piantiamo un ulivo e chiamiamolo 2010
C'ero anche io alla manifestazione "Festa dell'Albero" promossa da Legambiente, come mamma, presente per dare ancora più valore alla volontà del mio e di tutti quei bambini di onorare il nostro "amico" albero e la natura più in generale.
E’ stata una bella festa, colorata, cantata, partecipata dai bambini e coinvolgente per i presenti…e mi erano venute spontanee delle riflessioni, i miei soliti "appunti personali", ancor di più oggi che siedo qui di fronte ad un'altra meravigliosa espressione della natura….lo splendido mare della nostra terra.
E stando qui le riflessioni si arricchiscono, stimolate dalla contemplazione dei colori del mare, delle sue eterne onde, addolcite dal suono ineguagliabile del finire dell'acqua sugli scogli.
Mi è piaciuta, non c'è dubbio, la giornata dedicata alla messa a dimora di due alberi nella nostra Manduria: una giornata simbolica, di insegnamento per gli scolari. Ma è questo "simbolico" che non mi convince appieno o forse non mi basta.
Siamo oggi in un momento in cui non possono più bastare giornate rappresentative per ricordare il valore ed il rispetto della natura. Oggi c'è bisogno di Natura, di pensare Natura, di rimboccarsi le maniche, di accorciare le distanze tra il dire ed il fare.
C'è bisogno di piantare non uno, ma dieci, venti, trenta alberi perchè sono sempre meno, perchè non ne riconosciamo più la varietà.
C'è bisogno di affacciarsi più spesso sulle nostre spiagge in inverno, per ripulirle dagli ordinari rifiuti. Ripulirle non solo in prossimità dell'estate per la migliore presentazione al pubblico, ma SEMPRE perchè questo è rispetto, pulire ed averne cura in quanto azioni imprescindibili e ovvie.
E perchè quindi non coinvolgere totalmente ed in prima persona i nostri bambini, giovani cittadini della Terra e futuri custodi della stessa, accompagnandoli chiassosi e spontanei a periodiche uscite nelle nostre spiagge ad esempio, per ripulirle con guantoni e sacchetti colorati.
Perchè non far toccare loro quella terra nelle aiuole e la zappetta per sollevarla, perchè non far piantare a loro, sostenendolo, l'alberello invogliando infine i bambini ad innaffiarlo, a turno e con costanza, nei giorni seguenti.
Sarà idealismo o utopia ma perchè non iniziare a pensare ed "agire verde", nel nostro piccolo ed in piccoli gesti ma sempre con più tenacia…cominciando da noi adulti un pò distratti, da noi famiglie, continuando nella fondamentale istituzione scuola, per finire poi alle istituzioni locali...e mi viene al proposito in mente quella bella iniziativa, o decreto legislativo forse, che "ricordava" al primo cittadino del nostro Comune di piantare un arbusto o alberello per ogni nuovo bambino nato, “chiamando” persino la nuova pianta con lo stesso nome del bambino.…perché mai è finita nel dimenticatoio ?!
Ecco, ho deciso allora cosa chiedere a Babbo Natale…gli chiederò di riavere indietro quella lodevole manifestazione, gli chiederò di veder piantato a gennaio un bellissimo ulivo a cui dare il nome di “2010”!..
Che dite…qualche buon elfo prenderà a cuore la mia richiesta ?
Cinzia Dimonopoli