Ancora attivi diversi presidi
La protesta degli agricoltori sta assumendo proporzioni enormi a causa delle mancate risposte da parte del governo nazionale e anche di quello regionale.
La Cia, Confederazione Italiana Agricoltori di Taranto, ribadisce ancora una volta che l’esasperazione e l’angoscia degli agricoltori, che qualche giorno fa ha manifestato sotto la Prefettura di Taranto, non può essere ignorata dal Ministro Zaia e dal Presidente Vendola. “Per questa ragione chiediamo al Presidente della Giunta Regionale Niki Vendola – dicono alla Cia – di farsi promotore della convocazione in Puglia di tutti gli assessori regionali all’agricoltura coordinati dalla Regione con la presenza del ministro delle Politiche Agricole Luca Zaia. Chiediamo inoltre al presidente Vendola di assumersi in prima persona la responsabilità di convocare la cabina di regia con Nas, Repressioni frodi, Osservatorio Fitopatologico, Sanità marittima, Dogane, Guardia di Finanza, Arpa Puglia e le organizzazioni professionali agricole. È assolutamente ingiustificato il ritardo della Regione Puglia nella istituzione della cabina di regia sui controlli. È indiscutibile, infatti, che i controlli servano. Le indagini che hanno portato alla perquisizione di Barilla, Divella, De Cecco e altri ancora, dimostrano quanto sia diffusa l’economia dell’inganno nel settore della trasformazione agroalimentare. Quando i controlli cominciano ad attivarsi, quindi, qualcosa viene fuori. È davvero assurdo, infatti, che il grano duro venga pagato agli agricoltori meno di 18 centesimi al chilo, mentre la pasta si vende a più di un euro il chilogrammo. Non ci stancheremo mai di chiedere, come Cia, maggiori controlli in materia di frodi sui prodotti agricoli, e ci auspichiamo che questi non scaturiscano solo dalle inchieste giudiziarie, ma diventino sistematici e mirati, tesi a colpire il malaffare e l’economia dell’inganno”.
Un ulteriore conferma dell’allarme lanciato dalla Cia negli anni e nei mesi scorsi arriva da Trani, presso il cui Tribunale è in corso un importante processo a carico del più grande importatore di grano duro a livello europeo, che sarebbe addirittura invischiato in importazioni di grani contaminati dalle ocratossine, sostanze cancerogene.
«È necessario, quindi, andare a fondo e colpire le importazioni illegittime ed il falso “Made in Itay” che ormai danneggia ogni comparto dell’agricoltura pugliese (grano duro, olio vino, ortofrutta, latte, uva da tavola, ciliege)”.
Intanto nei comuni di Avetrana, Sava e Grottaglie i trattori continuano a presidiare i municipi.
Infine la Cia ribadisce, ancora una volta, la necessità della convocazione del tavolo agroalimentare previsto per legge, richiesto peraltro da diverse Regioni, Province e Comuni, alla presenza del Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, del Ministro Giulio Tremonti e del Ministro Luca Zaia, per assumere impegni reali e immediati, che consentano a tutto il settore agro-alimentare di uscire da questa grave crisi.