Si è discusso del progetto del nuovo ospedale San Raffaele a Taranto
Il progetto del nuovo ospedale San Raffaele sarà recepito nel Piano Attuativo Locale. Questo è l’esito della riunione della rappresentanza dei sindaci, che si è tenuta ieri mattina nella sede della Asl, in viale Virgilio. Convocata d’urgenza dal presidente della rappresentanza, il sindaco Ippazio Stefàno, su richiesta del direttore generale della Asl, Angelo Colasanto, alla riunione erano presenti il sindaco di Grottaglie, Raffaele Bagnardi ed il primo cittadino di Manduria, Francesco Massaro, oltre che agli stessi Stefàno e Colasanto. E’ stato il sindaco Bagnardi a sollevare la questione del San Raffaele, un progetto di sperimentazione che la Regione affida ad una fondazione pubblico-privata. Il progetto prevede la dismissione del Santissima Annunziata e la gestione diretta del Moscati da parte della stessa fondazione.
Intuibile il forte impatto che questa operazione avrà sul sistema ospedaliero e sul personale dipendente. Per tali ragioni Bagnardi ha chiesto che nel Pal sia inserita una prima trattazione del progetto, allo scopo di rendere più chiaro e trasparente un percorso che apre l’organizzazione sanitaria pubblica ad un così massiccio ingresso del privato. Osservazioni, queste, che sono state recepite dalla rappresentanza e dallo stesso direttore generale. Le risultanze dell’incontro di ieri mattina saranno trasmesse alla Conferenza dei sindaci che ne discuterà nella prossima seduta, presumibilmente il 29 dicembre.
Non si è parlato solo di San Raffaele. Il sindaco Stefàno ha condiviso l’impostazione generale del Piano Attuativo Locale, pur con altre osservazioni a riguardo della situazione ospedaliera della provincia. Anche in questo caso è stato il sindaco di Grottaglie a muovere alcuni rilievi, in particolare sulla riclassificazione degli ospedali e sulla distribuzione dei posti letto. Secondo Bagnardi gli ospedali di Grottaglie e di Massafra, in quanto ospedali unici di distretto, devono essere classificati quali presidi autonomi di primo livello. Più in generale, su tutta la provincia, è stato chiesto di potenziare le strutture di pronto soccorso attivo degli ospedali con alti indici di accesso e di potenziare anche il dipartimento oncologico prevedendo l’assegnazione in deroga di un congruo numero di posti letto specifici.