Oggi la festa per il suo centesimo compleanno
Compiere 100 anni e non dimostrarli, nascere nel Regno d’Italia di Vittorio Emanuele III sotto il pontificato di Pio X e raggiungere oggi in piena salute (dopo altri 9 papi e 12 capi di stato) il secolo di vita.
È questo l’invidiabile traguardo della signora Annita De Mauro Bascià, che martedì 26 gennaio prossimo spegnerà una torta con ben cento candeline.
Originaria di Lecce, la signora Annita si trasferì a Manduria nel ‘42, quando il marito Oronzo, dipendente della società delle telecomunicazioni, attuale Telecom, fu trasferito a Manduria. «All’inizio non presi bene questo trasferimento» racconta la signora Annita,« perché ero molto legata a Lecce, ma qui a Manduria sono ormai da sessantasei anni. Ricordo» racconta oggi, «quando dalla mia casa, nei pressi della stazione, vedevo gli aerei alleati partire e ritornare per atterrare al vecchio aeroporto sulla via per Oria, alcuni con i motori in fiamme, come ricordo anche la presenza degli americani in paese e una Manduria completamente diversa da quella di oggi».
Dopo la morte del marito, nel ‘78, ha continuato a vivere nella propria casa, circondata dagli affetti più cari e dai ricordi più belli e oggi trascorre le sue giornate leggendo giornali e riviste, guardando la televisione, oppure cimentandosi di tanto in tanto con un solitario o in una partita a carte in famiglia e provvedendo autonomamente alle proprie esigenze, senza disdegnare i fornelli.
«Mi piace cucinare» ammette, «e preparare pietanze diverse secondo le ricette di sempre, riportando in casa i sapori leccesi e accompagnando tutto con un buon bicchiere di primitivo amabile».
La signora Annita ha tre figli: Giuliana, Roberto e Giovanni, sei nipoti (Roberta e Raniero Fistetto, Serena, Stefano, Erika e Roberto Bascià), un pronipote, Lorenzo, e ben tre altri in arrivo, da qui fino a giugno.
A festeggiarla, il 26 gennaio, ci sarà la sua famiglia: parenti da Lecce (e provincia) e da Manduria (ma anche da Roma e dalla Calabria) e gli amici che in questi anni hanno conosciuto la signora Annita e che hanno sempre creduto in questo traguardo, ma che malcelano una bonaria quanto augurale invidia per chi, come lei, raggiunge questo straordinario traguardo in maniera ineccepibile.
Tanti auguri anche dalla nostra redazione.