Mons. Dinoi: « Rubare è sempre un'azione delittuosa, ma rubare ai poveri è un'azione di cattiveria al di la di ogni limite!»
I ladri, probabilmente minorenni e comunque ragazzi, hanno rubato anche il salvadanaio pro-Haiti attraverso il quale gli Scout di Manduria avevano avviato una raccolta di fondi per aiutare la popolazione colpita dal violento sisma.
Così quello del 6 febbraio, non è stato più un sabato di festa, scelto, ovvero, per rompere insieme il salvadanaio, frutto delle offerte dei manduriani per donare la “pietra” alla popolazione haitiana. Qualcuno ha pensato bene di introdursi nelle Opere Parrocchiali e portarlo via.
«Grande è stata la nostra delusione, per l’impegno profuso, per la gente che ha creduto in noi, ma soprattutto perchè rubare ciò che è destinato a chi è meno fortunato di noi, è davvero un'azione ignobile» è riportato in una nota degli Scout. «Parte dei cocci del salvadanaio sono poi stati ritrovati nei pressi della nostra sede. Si è proceduto a denunciare l’accaduto alla Polizia di Stato. L’ammontare raccolto doveva aggirarsi su circa 600 euro».
Sull’episodio interviene anche l’ Assistente Ecclesiastico del Gruppo Scout AGESCI Manduria 1°,
mons. Franco Dinoi
«Ora basta! Siamo arrivati ad un livello limite per quel che riguarda sicurezza e rispetto.
Non ci si ferma più di fronte a nessuna realtà, persona o valore!» afferma mons. Dinoi. «E siccome abbiamo il sospetto che siano dei minorenni, la cosa ci addolora e ci preoccupa oltre misura.
Il fatto è inqualificabile, sia per il fatto in se stesso, sia per il luogo nel quale è stato realizzato: le Opere Parrocchiali; sia per tanti ragazzi e tanti giovani che si impegnano in un cammino di formazione ed educazione, sia per i destinatari delle offerte che si stavano raccogliendo, cioè: i terremotati di Haiti.
Rubare è sempre un'azione delittuosa, ma rubare ai poveri è un'azione di cattiveria al di la di ogni limite!
Il fatto è molto grave anche perchè l'iniziativa era stata promossa da ragazzi che avevano coinvolto altri loro coetanei, comunità ecclesiali, scolastiche, associazioni sportive e di volontariato.
Questa è l'occasione per dire basta a tutti questi atti criminosi che si stanno compiendo a Manduria e che puntualmente restano impuniti.
Ad iniziare dalle famiglie, poi alle istituzioni, le forze dell'ordine, gli educatori, la comunità ecclesiale, siamo tutti chiamati a collaborare per porre fine a tutto ciò.
Questo non ci fermerà nei confronti dei ragazzi e della popolazione di Haiti a cui faremo pervenire comunque una somma corrispondente a quello rubato, sorridendo e cantando nelle difficoltà com'è nel nostro stile scout».