MANDURIA - La Guardia di Finanza sequestra 10 km della strada che costeggia le condutture dell'Arneo
Immediato l’intervento dopo l’esposto sullo scempio ecologico presentato dall’ambientalista savese Mimmo Carrieri
Scempio ecologico lungo i circa 10 chilometri della strada di servizio che costeggia alcune condutture dell’Arneo: ieri c’è stato il tempestivo intervento del Nucleo Operativo della Guardia di Finanza di Manduria, che ha posto sotto sequestro tutta la strada, che attraversa i comuni di Manduria, Sava e Lizzano.
Un’altra denuncia dell’ambientalista savese Mimmo Carrieri, responsabile provinciale del settore Ambiente ed Ecologia dell’Associazione C.P.A. di Taranto, genera dunque un drastico provvedimento delle forze dell’ordine.
«I bordi dell’arteria stradale che costeggia le condutture dell’Arneo, e che attraversa i territori di Manduria, Sava e Lizzano, sono stati trasformati in discarica a cielo aperto» aveva scritto nell’esposto l’ambientalista savese Carrieri. «Sui circa 200.000 metri quadrati vi sono ammassati centinaia di tonnellate di rifiuti speciali: eternit, pneumatici, inerti da costruzioni, bitume, masserizie, scarti vegetali, plastica. La situazione in essere in questo lungo tutto il tratto stradale, mi porta a lanciare un S.O.S. affinché si intervenga a porre fine ai continui e indiscriminati scarichi selvaggi di materiali speciali di ogni genere».
Sos immediatamente raccolto dalla Guardia di Finanza, sempre molto sensibile alla repressione dei reati contro l’ambiente e la natura.
«L’arteria stradale in questione, realizzata da oltre un ventennio dal Consorzio di Bonifica Arneo - Nardò con finanziamenti della Cassa per il Mezzogiorno, nonostante sia provvista di tabelle che vietano l’accesso, è percorsa da un consistente traffico veicolare non autorizzato. Nonostante ciò, lungo i bordi di questa strada, nei suoi canali laterali, nei terreni agricoli e uliveti circostanti ed in macchia mediterranea, sono ben visibili cumuli di materiali di vario tipo».