Un messaggio di mons. Franco Dinoi
Gli Scout non si abbattono. Nonostante il furto del salvadanaio abbia provocato in loro e in tutta una città lo sdegno più totale, rilanciano l’operazione di raccolta di fondi a favore della popolazione di Haiti colpita dal terremoto.
Domenica 14 Febbraio riproporranno l’iniziativa alla città di Manduria con dei banchetti, posti uno presso Piazza Giovanni XXIII in occasione del mercatino dell’antiquariato e l’altro presso corso XX Settembre.
Intanto, mons. Don Franco Dinoi scrive una lettera aperta al gruppo Scout.
Intanto, mons. Don Franco Dinoi scrive una lettera aperta al gruppo Scout.
«Cari ragazzi, scrivo a voi, che siete i più colpiti e indifesi di fronte a quanto accaduto: ho colto nei vostri volti il dolore, lo smarrimento, la delusione...in situazioni come queste voi Lupetti aspettate da Baloo una regola di vita, voi Esploratori e Guide e voi giovani Rover e Scolte dal vostro Assistente Ecclesiastico una parola di speranza.
Vi sono tanto vicino, vostro compagno di strada; sapete per esperienza che tante volte la
strada è in salita e anche nella foresta c'è sempre da trovare un sentiero di libertà: basta non perdere la calma e leggere i segni buoni di orientamento!
Attenti: “ Fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce”.
Un albero cade perché è stato colpito dal male ed è marcito dentro: non regge più alla
fatica del crescere e alla bellezza della vita.
La sua caduta è rovinosa, fa male, ma non ha storia, non ha speranza, non dona gioia...il
rumore che produce è grande e può dare l'illusione di forza, onnipotenza, tanto da ingannare tanti ragazzi, ma è destinato alla morte.
La foresta è tutt'altra cosa: è ricca, è unita, è viva, è forte, è “misteriosa”, è vera, è
bella...voi l'avete scelta come “casa” e come “scuola” (pur conoscendo i rischi che ha in sé e quindi va affrontata con rispetto, prudenza e “insieme”).
Non perdete mai la fiducia e la speranza: il male non sconfigge il bene, anzi è il bene che sa trarre aspetti positivi anche da realtà cattive; la testimonianza del bene può sempre sperare e anche realizzare la conversione di chi commette il male.
Noi non condividiamo le scelte e condanniamo fermamente le azioni di quell'albero caduto.
Ma non lo dimentichiamo e siamo sempre disponibili a prenderci cura di lui; ma deve volerlo; deve liberarsi dal marcio; deve riparare i danni arrecati; deve fidarsi della foresta; deve essere disposto con fatica e pazienza a crescere; deve amare il sole e la vita; deve sforzarsi a produrre buoni frutti...
Non abbiate paura!
Tante persone ci sono vicine, ci incoraggiano, e sono pronti a condividere con noi progetti di bene.
Quello che è avvenuto non ci fermerà, hanno abbattuto il muro di solidarietà con i più
poveri, che stavamo costruendo, ma non ha frantumato il nostro amore e la nostra volontà di bene: ai bambini e alla popolazione haitiana non mancherà il nostro aiuto!
Dai, ripartiamo: diamoci da fare! Io metto la prima pietra, voi raccogliete le altre.
“Ogni petra ozza pHArITI”
Don Franco