Aurelio Dimitri: «Apprezzo l’idea di Maruggio, che ha rialzato le strisce pedonali»
«Le strade principali di accesso al nostro paese sono vere e proprie piste di atterraggio o di decollo. Mi riferisco alle strade che provengono da San Pietro in Bevagna, Maruggio, Uggiano, Sava, Avetrana e Lecce. Gli automobilisti che percorrono queste strade per entrare o uscire dal centro abitato dimenticano che devono dare la precedenza a destra e devono limitare la velocità sotto i 50 km orari. Il fatto che le strade menzionate siano più larghe rispetto a quelle che intersecano non dà nessun diritto di precedenza, né a premere l’acceleratore.Se si potesse monitorare la velocità delle automobili in ingresso e in uscita dalle arterie principali di Manduria si registrerebbero picchi di velocità assurdi anche di giorno. Non attenderei che ci scappi il morto e soprattutto penserei a tutelare i bambini. Ho apprezzato la scelta dei nostri vicini di Maruggio di rialzare le strisce pedonali all’ingresso provenendo da Manduria, lì dove c’è un display che rende a tutti nota la velocità delle auto in transito. Diversamente dai dossi artificiali, che dopo un po’ vengono divelti da stolti che non ne comprendono l’utilità, le strisce pedonali rialzate non posso essere danneggiate; assicurano un valido passaggio per i pedoni e obbligano gli automobilisti a rallentare. Una minima forma di tutela della vita dei nostri concittadini, adulti e bambini».