Interverranno anche l’ex ministro Massimo Bray e l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone
La gestione post Covid 19 dei luoghi della cultura: che … impresa!
Di questo si discuterà in un web meeting in programma per questa sera, dalle ore 18.30, sulla pagina ufficiale facebook del Parco Archelogico di Manduria. Interverranno l’assessore regionale all’Industria Turistica e Culturale Loredana Capone; la presidente della coop Spirito Salentino Angela Greco; l’ex Ministro dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo Massimo Bray; il presidente della coop sociale Artwork Paolo Babbo. Modera i lavori Loredana Ingrosso.
L’attuale e particolare momento storico, nonché le contingenti incertezze del futuro “post Covid-19”, richiedono una riflessione sulla grande impresa turistico-culturale della regione Puglia in termini di sfide e di opportunità.
«Una riflessione richiesta nello specifico dalla coop Spirito Salentino, capofila del gruppo di gestione Cuore Messapico del Parco archeologico e del Museo Civico di Manduria» si legge in una nota di presentazione dell’evento. «I due attrattori culturali, dalla inoppugnabile bellezza scenica e strettamente correlati al patrimonio storico, naturalistico, paesaggistico e di relazioni di comunità che contraddistinguono la città di Manduria, furono affidati alla cordata Cuore Messapico solo nel luglio del 2019. Tale affidamento fu accolto dal corposo gruppo di realtà associative locali con grande senso di responsabilità ed entusiasmo e non con pochi sacrifici; in poco tempo con espressa gratificazione si condividevano quotidianamente con la comunità i riscontri positivi in termini di promozione, valorizzazione, rivitalizzazione dei beni in affidamento, contribuendo a nutrire l’ambizione per uno sviluppo territoriale locale in rete. Poi il Covid-19 ha stravolto ogni risultato: cancelli chiusi e “domiciliari” per tutti gli operatori del settore, che devono inevitabilmente “ripensare” al proprio futuro e a quello dei luoghi dove con il valore aggiunto della passione, dedizione e cura incorniciano ciò che tecnicamente si definisce “lavoro di promozione ed accoglienza”».