Assunti degli impegni che dovranno ora essere rispettati
Legambiente ha centrato il proprio obiettivo: è riuscita a far sottoscrivere ai candidati a sindaco di Manduria (tutti, tranne uno, che non si è presentato), il Protocollo per l’Ambiente.
«Non è semplice per un’associazione ambientalista come Legambiente, in particolar modo in una realtà come quella locale, riuscire a trasmettere la reale natura di estraneità alla politica di partito» è la premessa di Maurizio Stano, uno degli attivisti di Legambiente. «A maggior ragione, non è semplice farlo in un momento fragile come quello delle elezioni politiche che, tra meno di una settimana, ci porteranno a scegliere uno tra i cinque candidati sindaco al comune di Manduria.
Noi siamo convinti di esserci riusciti e di aver dimostrato ancora una volta come l’amore, il rispetto, la salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica, siano elementi trasversali, esterni dalle logiche di partito e senza colori politici».
Poi Maurizio Stano si sofferma sulle finalità di questa iniziativa.
«Il nostro obiettivo era quello di convincere i candidati di Manduria a firmare un Protocollo per l’Ambiente: il documento contiene dieci punti (dalla richiesta di una pianificazione per gli impianti di telefonia mobile al rifiuto dello scarico a mare del depuratore, al secco “no” per il nucleare, indagini sull’alta incidenza di carcinomi, ecc…), che necessitano di un’urgente intervento non solo per l’ambiente, ma in particolar modo per la nostra salute e per quella delle generazioni che verranno.
La firma sul Protocollo, qualunque sia l’esito delle votazioni, impegnerà il futuro sindaco di Manduria, moralmente e politicamente; se non seguiranno fatti concreti alle promesse fatte, anche gli stessi partiti di opposizione (che a loro volta hanno firmato il protocollo) potranno utilizzare l’espediente di ricordare al futuro sindaco gli impegni presi, si spera per il bene di tutti quanti i cittadini».
All’incontro non si è presentato solo Pompilio Rizzello («Ovviamente è il benvenuto qualora volesse firmare, anche se in leggero ritardo»).
«Piacevoli gli incontri con i quattro intervenuti e varie le tematiche affrontate e con enorme soddisfazione, molti dei punti presenti nel Protocollo per l’Ambiente, sembrano far parte già dei programmi elettorali dei candidati firmatari. Un candidato in particolar modo (per par condicio non ne faremo il nome) ha suggerito di ufficializzare il fine unico della nostra iniziativa, (una maggiore partecipazione civile nelle scelte per e dei cittadini) con la proposta di un inserimento nello statuto comunale, di una consulta sull’ambiente permanente.
Un modo spontaneo, democratico e genuino per amministrare una città.
Suggerimento, che speriamo chiunque vinca le prossime elezioni possa portare avanti, con la formula che crede e preferisce, ma con l’obiettivo di mantener fede ai buoni propositi del periodo pre-elettorale» conclude Maurizio Stano. «Attendiamo con pazienza quindi, l’esito di queste elezioni per vedere finalmente affrontare e superare i vari problemi che affliggono Manduria da anni».