C’è chi abbandona l’eternit vicino i cassonetti…
L’associazione Grande Salento chiede misure urgenti per la sicurezza e la difesa dell’ambiente in località Specchiarica, Punta Prosciutto e presso la Salina dei Monaci.
In una lettera inviata al sindaco di Manduria, alla Asl, al direttore delle Aree Protette e alle associazioni che si occupano della tutela dell’ambiente, il presidente dell’associazione Grande Salento, Rino Giangrande, segnala, prima che arrivi la stagione estiva e, con essa, i turisti, alcune disfunzioni.
«Come ogni anno, per anticipare la fruibilità delle bellezze naturali del nostro territorio, l’associazione, in coincidenza con l’equinozio di primavera, promuove una pulizia straordinaria della Salina dei Monaci (area protetta del territorio di Manduria)» si legge nella lettera. «Con l’approssimarsi della stagione estiva, segnaliamo, oggi, alcune emergenze che, se risolte, possono eliminare fonti di inquinamento e punti di rischio. In località Specchiarica, a quota 13, sono state depositate, da individui pericolosi ed incoscienti, piastre di eternit (amianto), nelle vicinanze dei cassonetti dei rifiuti. Poi lungo le strade comunali che collegano la strada provinciale tarantina con la litoranea, nel periodo invernale si sono create buche pericolose sull’asfalto. Inoltre, il passaggio pedonale che collega Punta Prosciutto a Torre Colimena, nell’area protetta della palude del Conte, necessita di una pulizia straordinaria dei rifiuti. Infine, il completamento della pista pedociclabile tra la salina e il Chidro (aree protette), permetterebbe una maggiore salvaguardia della costa ed un minor rischio per pedoni e ciclisti.
Queste piccole soluzioni emergenziali, per le quali si chiede un intervento urgente, non risolvono purtroppo le più grandi ed impegnative carenze infrastrutturali dell’intero litorale marino, il quale necessita di tutti i servizi essenziali (come illuminazione pubblica, acqua, fogna, toponomastica, ecc), per essere considerato una zona urbanizzata».