mercoledì 30 ottobre 2024


19/04/2010 06:49:49 - Manduria - Attualità

Una presunta rottura di una condotta idrica e un tronco di impianto di pubblica illuminazione acceso notte e giorno

 
«Due situazioni diverse tra loro, ma con uguale denominatore: lo spreco».
La rottura di una conduttura idrica lungo la strada fra Manduria e Sava e un tratto di rete di pubblica illuminazione acceso notte e giorno da tre anni: sono questi i casi di spreco di risorse pubbliche denunciati dall’ambientalista savese Mimmo carrieri.
«E’ palese il fatto che, in particolari periodi di crisi, come quella congiunturale che il paese sta attraversando, tutti, e mi riferisco anche a coloro che rivestono cariche pubbliche, dovrebbero fare attenzione agli “sprechi”» è la premessa di Carrieri. «Così dovrebbe essere, ma che purtroppo così non è, e ciò è dimostrabile dai fatti che qui di seguito andrò ad esporre, e che alla fine dimostrano che, una maggiore attenzione da parte di coloro preposti a vigilare sulla “cosa pubblica”, potrebbero evitare inutili sperperi di denaro pubblico.
Uno di questi sprechi è in atto da circa tre anni a causa di una consistente perdita d’acqua dovuta alla presumibile rottura della conduttura idrica posta sotto traccia, in una zona ricadente nel territorio del Comune di Manduria, e più precisamente, in contrada “Pozzo cupo”. L’acqua che la falda non riesce ad assorbire (specie quando la pressione interna alla condotta aumenta) fuoriesce in quantità non trascurabile sulla superficie del terreno reso fangoso e, in alcuni giorni, arriva, ad invadere,  parte della carreggiata. Manduria non è Montaguto (nel senso che non è un Comune di montagna),quindi non rischia frane ma ciò non toglie che la situazione in essere merita la dovuta attenzione».
Poi Carrieri si sofferma sul secondo caso di spreco.
«Un’altra situazione anomala la si vive in contrada “Archignano”, sempre nel territorio del Comune di Manduria, nei pressi della vecchia Stazione Ferroviaria di Sava, ormai chiusa (o meglio murata) da oltre un ventennio. Qui vi è un tratto di strada lungo circa 500 metri, dove 11 pali di illuminazione pubblica. da alcuni anni, hanno i fari accesi notte e giorno senza discontinuità di sorta» fa notare Mimmo Carrieri. «Chi paga le bollette di consumo di energia elettrica? Qualcuno vuole intervenire a “fare luce” sulla situazione?».










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