mercoledì 30 ottobre 2024


07/05/2010 07:15:08 - Manduria - Attualità

Emozionante cerimonia a circa 10 anni dalla rapina che costò la sua vita

 
La città si stringe attorno all’«Aiuola della legalità» di viale Lilla e commemora il maresciallo dei carabinieri Antonio Dimitri, che dieci anni fa – era il 14 luglio 2000 – lì perse tragicamente la vita nel tentativo di sventare una rapina all’allora Banca commerciale. L'intera comunità francavillese ha voluto ricordare il sacrificio del militare, vero e proprio servitore dello Stato, con grande trasporto e partecipazione. Sentimenti che gli studenti della scuola media «Bilotta-Marone» hanno espresso, al termine del corteo partito ieri mattina da piazza Umberto I, in un messaggio letto a pochi metri dal posto in cui si consumò la tragedia: «Il Maresciallo Antonio Dimitri, valoroso carabiniere, esempio di elevato senso del dovere e di sereno coraggio, il 14 luglio dell’anno 2000, immolava eroicamente la sua giovane esistenza per tener fede al giuramento prestato all'Arma e alla Patria. Non cercava la morte, non cercò neppure di sfuggirla perché giudicava che la fedeltà ai suoi ideali di giustizia, libertà e verità fosse più importante della sua paura di morire. A dieci anni dalla morte i giovani di Francavilla Fontana, con vivo ricordo, rinnovano la loro gratitudine assicurando il rispetto di tutti quei valori per i quali il loro “Eroe”, donò la vita».
   La dirigente degli istituti scolastici Dora Tamborrino, inoltre, a sera al teatro Italia ha premiato due alunni, che durante l'anno si sono distinti per profitto e doti umane, con altrettante borse di studio intitolate proprio alla memoria di Dimitri.
   C’erano molti giovani, attorno all’Aiuola, fortemente voluta dal produttore cinematografico Alessandro Contessa, realizzata dall'associazione Libera di don Luigi Ciotti con la collaborazione della Bcc di San Marzano di San Giuseppe e l'imprescindibile sostegno delle scuole francavillesi. C’erano molti ragazzi anche al teatro «Italia». Diversi non hanno vissuto il dramma di quel 14 luglio, ma era importante che ci fossero soprattutto loro, come conferma Contessa: «l sacrificio del Maresciallo Dimitri è una brutta cicatrice per Francavilla, lo sfregio ad una comunità che ha il dovere di non dimenticare vigilando e prendendosi cura di un luogo che, grazie al verde delle sue piante, deve rappresentare un inno alla vita in risposta alla morte e alla violenza».
   Significativa, oltre a quella dei ragazzi, pure le presenze dei genitori del carabiniere e delle istituzioni.
   «Manifestazioni come queste - dice Alessandro Leo di “Libera” - possono diventare l’impegno quotidiano di ognuno per la legalità. Ci auguriamo, in tale contesto, che la nuova delega conferita dal Sindaco nell’ambito della cittadinanza attiva, sia occasione per costruire una comunità più responsabile e solidale».  
  










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