mercoledì 30 ottobre 2024


08/05/2010 10:00:55 - Manduria - Attualità

Forse la soluzione potrebbe essere quella di costituire un consorzio

 
In agitazione a Manduria i proprietari delle auto-cisterne che riforniscono di acqua potabile le tantissime abitazioni non servite dalla rete idrica. Ieri mattina si sono radunati a palazzo di città dopo che uno di loro è stato sanzionato dagli enti preposti al controllo (pare la Guardia di Finanza), in quanto non è stato in grado di dimostrare, con idonea documentazione, da quale pozzo si era rifornito dell’acqua.
Problemi che hanno tutti gli operatori di questa categoria, la cui opera diventa estremamente preziosa in particolare durante la stagione estiva, quando, ovvero, servono le migliaia di abitazioni della fascia costiera manduriana, non raggiunte dalla rete idrica.
Il problema, dunque, potrebbe essere alla … fonte. I proprietari dei pozzi artesiani da cui viene attinta l’acqua dal sottosuolo dovrebbero rilasciare, per ogni rifornimento, un’apposita documentazione. Per farlo, però, dovrebbero essere in possesso dell’autorizzazione a sfruttare l’acqua, una risorsa che non è di tutti, ma dello Stato. E pare che non tutti abbiano l’autorizzazione necessaria, né in contatori per registrare la quantità di acqua prelevata dal sottosuolo.
Senza questa documentazione, i proprietari delle auto-cisterne sarebbero in difetto e, quindi, passibili di essere verbalizzati dalle forze dell’ordine. Inoltre, da quel che si è appreso, ogni operatore dovrebbe anche avere una sorta di registro di carico e scarico dell’acqua, in cui annotare ogni operazione.
Dopo che si è diffusa la notizia del controllo e della verbalizzazione di un operatore del settore, anche tutti gli altri, temendo analoghe sanzioni, si sono fermati ed hanno chiesto aiuto al sindaco Tommasino. Il quale non ha potuto far altro che invitare tutti a rispettare la legge.
C’è una ipotesi che si sta prendendo in considerazione: la costituzione di un consorzio fra operatori del settore. Ma per costituirlo ci vuole del tempo. E in questo frangente si è indecisi se fermarsi (non garantendo un servizio di prima necessità), oppure se rischiare controlli e sanzioni.










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