mercoledì 30 ottobre 2024


03/06/2010 06:50:37 - Manduria - Attualità

La visita inserita nell’ambito della campagna di sensibilizzazione “La Terra nelle Tue Mani”

 
Nell’ambito de “La Terra nelle Tue Mani”, Campagna di Sensibilizzazione sulla Riduzione dei Rifiuti e la loro Raccolta Differenziata nella Città di Oria, l’associazione FARE VERDE Puglia è impegnata nel proporre soluzioni alternative all’incenerimento dei rifiuti ed alla prevenzione della desertificazione dell’Italia, dando un concreto utilizzo alla frazione organica, raccolta “porta a porta” dal gestore unico dell’ATO BR/2, ATI Monteco-Cogeir.
In tale ottica FARE VERDE Puglia ha organizzato, con il patrocinio del Comune di Oria, nelle giornate del 22 e 29 maggio, dalle ore 9 alle ore 11, la visita dell’impianto di compostaggio “Eden ‘94” di Manduria da parte di alcune scolaresche delle Scuole Primarie “E. De Amicis” e “C.Monaco” di Oria alle quali, nelle scorse settimane, i volontari di FARE VERDE Puglia avevano illustrato l’utilità e le modalità di una corretta raccolta differenziata dei RSU. Corso di incontri nei quali un ruolo fondamentale veniva assegnato al compostaggio, ed a quello domestico in particolare, al fine di ridurre la produzione di Rifiuti destinati alla discarica, atteso che la presenza di scarti organici costituisce circa il 50% dell’intera produzione giornaliera di spazzatura.
La promozione del compostaggio è, per Fare Verde Puglia, una alternativa concreta e praticabile al sistema dell’incenerimento, in piena applicazione della normativa UE ed italiana vigente, nonché come unica alternativa alle emergenze rifiuti in atto (Salento e Bari in primis!). A tal fine FVP ha prodotto un “Prontuario per il compostaggio domestico” (richiedibile gratuitamente all’associazione!) base di formazione/informazione nelle scuole e tra i cittadini sulle modalità e sui benefici del compostaggio, partendo da piccoli comportamenti quotidiani praticabili, doverosamente, da tutti.
         Alle visite ha partecipato il Presidente Onorario di FARE VERDE Puglia, avv. Francesco GRECO.
Adottare il sistema di compostaggio non solo consente di ridurre significativamente la quantità di materiale da conferire in discarica (come i dati della R.D. “porta a porta” di Oria dimostrano: in soli 8 mesi – dati di settembre 2009 - 50% di RD complessiva, di cui 25% di frazione organica) e, quindi, all’incenerimento ma consente di:
- migliorare il drenaggio dei terreni agricoli riducendo il fenomeno del dilavamento da forti piogge;
- combattere il fenomeno della desertificazione dei terreni;
- ridurre l’emissione nell’atmosfera di sostanze che concorrono all’effetto serra.
Se al Nord sono molti i Comuni e le Province in cui si recupera, con la raccolta differenziata effettuata con il sistema del “porta a porta”, la frazione umida e verde dei rifiuti (con una media di 58 Kg. prò capite annui di frazione organica raccolta separatamente), proprio al Centro Sud, dove i terreni agricoli soffrono un particolare impoverimento di sostanza organica, si registra un forte ritardo: al Centro si raggiungono 24 Kg. pro capite per anno, mentre al Sud si è fermi ad una media di solo 8 Kg. pro capite annui raccolti, con tante Province e alcune Regioni inattive su questo fronte.
I nostri terreni sono affamati di sostanza organica ed è follia continuare a gettare oltre otto milioni di tonnellate di rifiuti organici a marcire nelle discariche o bruciati negli inceneritori! Un suolo viene definito desertificato quando registra una presenza di sostanza organica inferiore all’1%; è in via di desertificazione quando la presenza di sostanza organica è comprea tra l’1% ed il 2%. Nella Pianura Padana, in Capitanata ed in Sicilia numerose analisi hanno rilevato una presenza di sostanza organica inferiore al 2% ed in alcuni casi all’1%. La desertificazione avanza!
Il compostaggio è un’attività sostenibile in quanto viene garantita la sostenibilità delle risorse, la sostenibilità della salute umana e la sostenibilità economica. Le trasformazioni di scarti organici in compost ed il conseguente impiego nei diversi comparti agricoli sono certamente pratiche sostenibili:
L’impiego di compost permette di evitare l’utilizzo di risorse non rinnovabili ed una eccessiva dissipazione energetica (per il trattamento alternativo dei rifiuti, per la produzione di fertilizzanti chimici, ecc); si evita lo smaltimento di scarti organici in modo improprio con evidenti benefici sociali indiretti;
Il relativamente basso prezzo del compost è favorevole al settore agricolo in generale e agli agricoltori in particolare, oltreché all’intera collettività che non deve affrontare spese eccessive per lo smaltimento dei rifiuti organici di scarto.
Il compostaggio, inoltre, permette un’aumento dell’occupazione, sia direttamente nella raccolta della frazione organica porta a porta che nell’indotto, con riduzione dell’onere di smaltimento dei RSU a carico dei cittadini e un possibile guadagno, dalla vendita del compost, per le casse dei Comuni: in tal senso è emblematica l’esperienza del Comune di Rofrano (Sa), Comune Gemellato con Oria, che, in poco tempo, ha raggiunto una percentuale di Raccolta Differenziata vicina al 90%, ha costruito un impianto di compostaggio che occupa 15 dipendenti e devolve al Comune 100.000 euro annui di royalties.
Per ottenere un compost di qualità è necessario che la frazione organica venga raccolta attraverso l’adozione di sistemi domiciliari, quale quello adottato dall’ATO BR/2, che sono gli unici in gradi di produrre risultati qualitativamente validi. La raccolta a domicilio non costa di più di una raccolta con altri sistemi ma produce, come vantaggi diretti per i cittadini:
- un servizio migliore e più comodo;
- aumento del decoro e della pulizia delle strade e dei quartieri derivante dalla scomparsa dei cassonetti stradali.
Non si può scindere la tutela ambientale dalla qualità della produzione agricola e dalla qualità dell’offerta turistica per una Regione, come la Puglia, che proprio su questi settori basa il proprio volano economico e di crescita occupazionale.
         Obiettivi tutti che FARE VERDE Puglia ha proposto, in maniera semplificata, anche ai giovani studenti, sì che se ne facciano portatori all’interno delle rispettive famiglie ed educhino i “grandi”, troppo spesso disattenti o distratti nel costruire un futuro sostenibile ai propri figli.
 










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