domenica 24 novembre 2024


23/07/2023 18:53:23 - Manduria - Cultura

A Manduria, all’epoca Casalnuovo, il sottosuolo restituisce tanto di quel materiale ceramico graffito policromo da far pensare che nel Cinquecento numerose dovessero essere le botteghe figuline

Quando nel 1300 inoltrato compare in Italia come produzione locale, la ceramica graffita ha già alcuni secoli di vita e le ricerche sulle sue origini ci portano alla metà del VII sec. d. C. in Cina, da dove, attraverso le invasioni arabe e le piste carovaniere della seta, arriva nei territori islamici. Dall’incontro delle due produzioni, cinese e araba, nasce la ceramica graffita policroma che giungerà in Italia attraverso Bisanzio, le invasioni arabe e il commercio delle Repubbliche Marinare.

Così, in diverse località, soprattutto lungo le coste adriatiche e ioniche, nel XV-XVI sec. si producono ceramiche graffite policrome con caratteristiche simili.

A Manduria, all’epoca Casalnuovo, il sottosuolo restituisce tanto di quel materiale ceramico graffito policromo da far pensare che nel Cinquecento numerose dovessero essere le botteghe figuline, i cosiddetti «cameni» più volte menzionati nei protocolli dei notai di Casalnuovo nel XVI-XVII sec.

Botteghe che operano tra il monastero delle Benedettine, la casa del Cardinal Ferrara, la Chiesa di S. Lucia, palazzo Pasanisi-Dragonetti e il monastero delle Servite, mentre resti di un’antica fornace si conservano nei pressi della Chiesa Matrice.

La ricostruzione grafica di alcuni elementi decorativi graffiti, inizialmente difficile da interpretare per la presenza di colature di colore, ha messo in evidenza l’uso di uno stilo condotto con abilità e senza incertezza che ha dato origine a graffiti nitidi e di buona mano, eleganti e raffinati tanto da ritenere che non fossero destinati all’uso comune ma servissero unicamente da parata.

L’analisi strutturale e decorativa di questi esemplari ha consentito di inserire la cittadina messapica tra i più importanti centri italiani di produzione ceramica graffita policroma.  

La tecnica di lavorazione della ceramica graffita policroma sarà oggetto di un successivo post, accompagnato da un video in cui il maestro ceramista grottagliese Stefano Monteforte ne illustrerà dettagliatamente le varie fasi.

Il testo e le foto a corredo di questo post sono stati esposti nel corso della manifestazione Archeoclub ‘Androni Aperti’ 2023. Essi appartengono al prof. Elio Scarciglia, che lo scorso anno ne ha fatto una mostra fotografica dal titolo “Ceramica graffita di Casalnuovo”, allestita dal 27 agosto al 31 dicembre presso la suggestiva Torre di Colimena.











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