Parla di movida manduriana e del caso Mhoca
«La sensibilità civile e la cultura non sono acqua lavata: o ci sono o non ci sono.
Le prime scelte della nuova amministrazione di centro destra testimoniano l'incapacità a tenere fede alle iniziali dichiarazioni del primo cittadino: sarò il Sindaco di tutti!!!
Al tempo stesso si sta manifestando il tentativo di far passare alcune operazioni commerciali come un modello socio-culturale per il futuro di Manduria.
In parole povere il caso MHOKA e il lancio della movida manduriana tramite l'apertura h 24 dei locali pubblici (bar e affini) sono le due facce della stessa medaglia, ossia di una concezione consumistica del tempo libero, di scarso spessore culturale e con qualche tendenza privatistica delle istituzioni rappresentate e dei ruoli di controllo rivestiti.
Un investimento culturale??
Si crede veramente che permettendo i tavolini davanti ai bar fino alle due di notte tratteniamo i nostri giovani dal cercare altri luoghi di incontro, di intrattenimento o appuntamenti culturali fuori dalla nostra città?o perfino che in questo modo Manduria possa attirare utenza dai paesi vicini? E paradossalmente al contempo si mette in forte difficoltà una delle poche esperienze di associazionismo giovanile esistente a Manduria?
La nuova amministrazione con questi atteggiamenti ha dimenticato gran parte dei cittadini: ha dimenticato i giovani che vogliono autogestirsi ed essere protagonisti direttamente dell'offerta culturale, ha dimenticato i cittadini che abitano affianco ad alcuni locali notoriamente rumorosi, ha dimenticato i cittadini che vorrebbero un centro storico da vivere oltre che da bere, ha dimenticato i cittadini che si aspettano un proposta culturale vera per i prossimi mesi e anni.
L'accertamento del rispetto delle regole??
Normalmente quando gli organi di vigilanza ispezionano un luogo di lavoro o un'attività commerciale e affini, in ottemperanza alle norme vigenti stilano un verbale di prescrizioni e danno dei termini di tempo per ottemperare. Si ricorre al sequestro o alla revoca delle licenze solo in casi di gravi inadempienze che possono determinare reati o pericoli per i frequentatori. Non abbiamo ancora capito quale grave danno alla salute pubblica è rappresentato dal MHOCA.!!!
Al contrario la salute pubblica di cui è direttamente responsabile il primo cittadino, dovrebbe essere effettivamente tutelata a tutti anche garantendo il rispetto dei valori di rumorosità in ambito cittadino come previsto dalla legge sull'inquinamento acustico 447/95 e salvaguardando la sicurezza di tutti.
Qualcuno dirà che questo è un discorso da bacchettone, in realtà credo che questa amministrazione possa evitare di cacciarsi in situazioni poco edificanti e al limite della scorrettezza, potendo ancora esprimere maggiore sensibilità per i bisogni culturali e ambientali dei cittadini manduriani.
Un esempio per tutti, a chi affidare la futura gestione il parco archeologico? Ricomincerà il carosello dei pretendenti più o meno vicini all'amministrazione di turno o alla Sovrintendenza? Perchè non verifichiamo la possibilità una volta per tutti di costituire un Ente per la promozione del Patrimonio storico e ambientale di Manduria, che coinvolga l' Ente pubblico, privati, associazioni e la diocesi e diventi l'asse portante della valorizzazione ambientale del nostro territorio».
Salvatore Piccinni
SEL