Le Colombe della Pace realizzate da Pablo Picasso
Pablo Picasso (1881-1973), partendo dalla figura biblica della colomba come emblema religioso della pace, supera i limiti di tale accezione, attribuendo al mitico volatile significati via via sempre più aderenti a una idea laica di pace universale, frutto di una pacifica collaborazione tra i popoli. Il contesto storico di partenza è quello della situazione seguita al secondo conflitto mondiale: una visione, quella di Picasso, dapprima fortemente politicizzata, che progressivamente trascolora in una idea di pacificazione pura, senza basi politiche o ideologiche.
La predilezione artistica di Picasso per questo volatile risale agli anni giovanili. Del 1901 è ‘Bambina che stringe al petto una colomba’ (foto 1). La produzione artistica delle Colombe della Pace picassiane ha inizio nel 1949, ma è tragicamente preceduta da una colomba ‘impazzita’— come scrive Dario Mastromettei in un’analisi del dipinto ‘Guernica’ del 1937. La colomba qui raffigurata è quasi impercettibile, una macchia bianca su uno sfondo scuro, come a volersi eclissare dal messaggio di pace che, ad di là delle apparenze, il dipinto intende esprimere.
La prima delle Colombe della Pace viene realizzata da Picasso nel 1949: si tratta della ‘Grande Colomba’, una incisione raffigurante una colomba di profilo con un morbido piumaggio scomposto e con un piglio dinamico che ne caratterizza il corpo. Il volatile disegnato dall’artista si presenta nel suo aspetto naturale, senza alcun riferimento religioso o politico-ideologico, in quanto realizzato per essere inserito in una serie di litografie stampate in un album curato dalla famosa gallerista parigina Louise Leiris (infatti l’opera era intitolata ‘Il Piccione’). Solo successivamente la litografia divenne l’immagine rappresentativa del manifesto per il Congresso Mondiale dei Partigiani della Pace (Aprile 1949).
Lo stesso accadde l’anno successivo, con la sua ‘Colomba in volo’, su un generico paesaggio montano, utilizzata nel manifesto del Secondo Congresso Mondiale dei Difensori della pace (Sheffeld, Inghilterra, Novembre 1950).
Sempre nel 1950 Picasso esprime la sua sensibilità pacifista producendo delle figure ibride, più spiccatamente artistiche. Si tratta di tre disegni della ‘Faccia di pace’ , che ritraggono il volto di una giovane donna (la moglie Francesca), combinato al corpo e alle ali di una colomba, dapprima accostato poi reso inscindibile da esso, in una sorprendente visione metamorfica. Questa tipologia di raffigurazione verrà ripresa da Picasso nel 1961. L’eccezionale impresa dell’astronauta sovietico Jurij Gagarin, che in quell’anno compì un’orbita completa attorno alla terra, viene commemorata dall’artista spagnolo, il quale indirizza il messaggio pacifista proprio a Gagarin, portatore di pace nell’universo.
Nel suo costante riferirsi alla «pace contro la guerra» — come da lui stesso dichiarato nel suo intervento al Congresso Pacifista di Sheffeld del 1950 — Picasso vedeva una più generale contrapposizione della «vita contro la morte». È questo il principio che è alla base delle successive realizzazioni picassiane, e che trova artisticamente espressione, fino agli Anni Sessanta e oltre, nella figura della colomba.
Nel 1951, Picasso creò, per il Festival Mondiale dei Giovani e degli Studenti per la Pace svoltosi a Berlino ad agosto, uno speciale e coloratissimo Fazzoletto-Sciarpa in cotone stampato da indossare o sventolare per le strade. Esso si compone di quattro volti umani (a simboleggiare le varie parti del pianeta) e di una colomba al centro con un ramo di ulivo nel becco.
L’anno successivo, in occasione del Congresso dei Popoli per la Pace a Vienna (tema il riassetto delle nazioni dopo la proposta di Stalin per una coesistenza non belligerante), Picasso realizza un bozzetto della ‘Colomba davanti all’Arcobaleno’, che si presenta nell’atto di librarsi, ma ferma: un messaggio di opposizione pacifica all’eventualità di una guerra.
Sempre del 1952 è la ‘Colomba in Volo con Arcobaleno’, utilizzata nel 1960 come emblema pacifista nel manifesto del Vertice del Congresso per il Disarmo (Parigi, maggio 1960) (foto 9). Questa colomba dai tratti decisi e dall’espressione altera volò alto fino in Cina, dove Mao Zedong ne fece riprodurre la figura su una serie di francobolli nazionali emessi nel 1953.
Da questo momento in poi, le colombe della pace di Picasso saranno raffigurate secondo la tradizione biblica, cioè in volo e con un piccolo ramo di ulivo nel becco. I tratti grafici diventeranno più sciolti ed essenziali, quasi stilizzati. La più rappresentativa di queste colombe è l’iconica ‘Colomba Blu’, un disegno a pastello azzurro, realizzata nel 1961 per il Manifesto del Congresso Nazionale del Movimento per la Pace che si svolse l’anno successivo in Francia. La specificità di questo disegno sta nel fatto che esso appare svincolato da considerazioni politiche e da militanze partitiche, riferendosi piuttosto a movimenti pacifisti autonomi che ne fecero uno stendardo ufficiale di sensibilizzazione alla pace.
Chiude il lungo periodo picassiano delle ‘Colombe delle Pace’, la ‘Colomba con Sole’ del 1962, in cui è raffigurato l’atterraggio del volatile su una catasta di armi distrutte (foto 12).
L’uccello emblema della pace riapparirà, nello stesso anno, in una raffigurazione totalmente differente, come ‘Colomba dei Fiori’ e, anche se analogo nei tratti figurativi, non porta nel becco un ramo d’ulivo (che troviamo fra le zampe), ma una serie di fiori multicolori, scomposti in numerosi petali dalle cromie più varie sparsi anche sulle ali (foto 13). Naturalmente il messaggio sotteso è sempre quello pacifista, ma rimodulato alla luce dell’avvenuta distensione post-bellica in un augurio per un futuro, gioioso e libero.
Il variegato aspetto floreale della natura ispira al celebre artista spagnolo altre emblematiche raffigurazioni pacifiste, svincolate dalla presenza della colomba, come ad esempio ‘Mazzo di Fiori con Mani’ (1958), in cui mani ignote donano un mazzo di fiori ad altre mani, anch’esse ignote (quindi universali) che li ricevono.
Fonte: https://www.frontiere.eu/la-colomba-della-pace-di-pablo-picasso/