venerd́ 22 novembre 2024


26/04/2024 10:11:21 - Manduria - Cultura

Dalla sua composizione, l’invito a pensare e riflettere sul senso della vita

ECUMENISMO

Non voglio pensare che sia silenzio

Il silenzio della notte. Non amo la perfetta quiete.

Immensi spazi separano il pianto dal riso.

Immensi spazi rotti da fremiti. Se una foglia

Cade, l’albero sente. Non scorre attimo

In cui un uomo non cada. E noi ridiamo.

Non è silenzio il silenzio della notte.

È attesa. E nell’attesa cadono gli uomini

Come le foglie dal ramo, in autunno.

Non verrà l’inverno. Questo è già con noi.

L’albero è la nostra umanità.

 

Se una foglia cade …

Era il 19 maggio del 1967! Si vivevano i favolosi anni ’60. Il boom economico, la minigonna, la 500 macchina per tutti … I tempi erano pronti per le conquiste future: le rivendicazioni studentesche del ’68, il divorzio e la legge n. 194 sull’aborto. La legge Basaglia. Quella sulla chiusura dei “casini” (legge Merlin) era ormai una conquista civile di cui andare fieri. E poi …gli hippy, i figli dei fiori, lo sbarco sulla Luna … In lontananza gli echi della guerra in Vietnam!“Mettete dei fiori nei vostri cannoni” cantavano i giovani e intanto si moriva!

Se una foglia cade, l’albero sente.

Non scorre attimo in cui un uomo non cada. E noi ridiamo.

Aprile 2024. Niente di nuovo sotto il sole.Stesse immagini, stessi scenari d’intere città distrutte, ancora cadaveri ammassati, ripresi da occhi indiscreti, abbandonati al ludibrio universale in nome della libertà di stampa, dei mass media veicoli accreditati di comunicazione. Tutti dobbiamo sapere, tutti dobbiamo vedere in faccia la realtà. La morte ci viene offerta in ogni suo aspetto, ad ogni ora del giorno. Nemmeno la notte ci viene risparmiata. Persino i bambini sono chiamati a partecipare, quasi fosse un gioco, allo spettacolo macabro di una fossa comune in cui si sono rinvenuti i corpi di quelli che erano amici, parenti, vicini di casa. E noi? Lungi dal provare quella “pietas” che dovrebbe essere il sentimento più naturale, quasi indifferenti, guardiamo quelle immagini come un film già visto più e più volte.

Non è silenzio, il silenzio della notte.

È attesa.

Attesa della luce del nuovo giorno; attesa di un mondo migliore; attesa della pace tanto agognata quando ci manca, tanto poco apprezzata quando la viviamo.

E ora giriamo pagina … Come ci informa lo speaker di turno in uno dei tanti TG. Ed ecco le Città d’Arte prese d’assalto dai turisti durante uno dei “ponti” di primavera, spiagge affollate, campi di sci innevati (grazie al cielo la neve quest’anno è caduta abbondante!), Sinner il tennista nell’ennesima partita (occupa il secondo posto nella classifica mondiale) alza in segno di vittoria la sua racchetta. E noi siamo orgogliosi di lui come fosse nostro figlio, nostro nipote. In Francia fervono i preparativi per le olimpiadi ormai vicine. Come dimenticare le iniziative per le varie giornate mondiali come quelle che vedranno i bambini protagonisti insieme a Papa Francesco il 25 e il 26 maggio prossimo. E poi i concerti dei cantanti in voga nei diversi tours disseminati lungo la penisola.

E nell’attesa cadono gli uomini come foglie dal ramo in autunno.

Femminicidi, stupri, morti sul lavoro, povertà (sono milioni i poveri ci ricorda l’ISTAT!), malattie, nonostante i progressi della ricerca, disagio giovanile … Anche questo è guerra.

Non verrà l’inverno, Questo è già con noi.

L’albero è la nostra umanità.

Grazie per costringerci “dolcemente” a pensare e riflettere.

In ricordo di Cosimo Pio Bentivoglio nel sesto anniversario della sua dipartita.

 

Lilla Bruno Bentivoglio











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