La particolarità di questa costruzione consiste nel fatto che al posto del timpano triangolare presenta una piccola cupola poggiante sui capitelli delle due lesene, le quali proseguono la scorniciatura anche sui muri laterali
Riprendiamo l’itinerario relativo alle antiche edicole e cappelle votive del nostro territorio, censite nel volume “Testimonianze cristiane nel territorio rurale di Manduria” di Bruno Perretti (Barbieri, 2000), che, periodicamente, stiamo percorrendo.
La ‘culonna ti San Pietru’. Sensibilmente diversa da quella esistente negli anni delle ricerche di Perretti appare, mentre si scrive (maggio 2024), l’edicola votiva dedicata alla Madonna e a San Pietro posta sulla S.P. 137 per san Pietro in Bevagna (coordinate GPS Google Maps 40°22'39.6"N 17°38'25.3"E).
La particolarità di questa costruzione consiste nel fatto che al posto del timpano triangolare presenta una piccola cupola poggiante sui capitelli delle due lesene, le quali proseguono la scorniciatura anche sui muri laterali. Nell’opera di Perretti leggiamo che al centro della colonna, “calcinata in rosso”, si apre una nicchia, sopra la quale è posta una targa con la scritta: SPERA E PREGA / S. Pietro / Fèrmiti.
Il riferimento è alla sosta prevista in quel luogo durante la processione penitenziale di ritorno da San Pietro in Bevagna a Manduria. All’arrivo dei fedeli nei pressi della colonna, inoltre, “lu cognu” (botto) segnala alla cittadinanza il punto esatto in cui si trova il corteo con il quadro del Santo. In particolare, Rosario Giuseppe Coco ci informa che la ‘Culonna’, fatta costruire da Gregorio Dinoi rappresenta la seconda e ultima stazione della processione (Rosario Giuseppe Coco, ‘Manduria tra Taranto e Capo d’Otranto. Etimo mito e storia del territorio’, G. Selvaggi 2009, p. 425).
Oggi l’edicola è stata ricostruita perché abbattuta dall’impatto seguito a un incidente stradale. La struttura appare rialzata rispetto al piano di calpestio stradale e presenta, nella parte superiore, una targa dedicata a Maria, nella quale si legge: «Ferma il passo o viaggiatore / inchinati a Maria e prega / e pensa che si muore».
Nella parte sottostante, un’altra targa reca scolpita nel tufo la seguente frase: «Ricostruita con le libere offerte / dei fedeli in occasione della / processione di San Pietro da Bevagna / a Manduria il 13 Marzo 2010».
Tale targa ne sostituisce un’altra precedente, rimossa perché oggetto di alcune polemiche riguardanti il suo contenuto.
L’intera costruzione è stata realizzata dal maestro Felice Sgura su elaborazione grafica del geom. Emilio Distratis.