mercoledì 30 ottobre 2024


05/08/2010 10:47:49 - Manduria - Attualità

L’episodio si è verificato nei pressi delle case Ilva di via per Uggiano

 
Esce da casa col proprio cane al guinzaglio e viene aggredita da un branco di cani randagi (forse complessivamente sette), di cui alcuni con il collare che contraddistinguono i quadrupedi accalappiati, sterilizzati e rimessi in libertà.
E’ la disavventura occorsa, l’altro ieri, ad una ragazza di Sava, Marika De Bartolomeo, mentre si trovava nel complesso delle case Ilva di via per Uggiano Montefusco. Ad avere la peggio è stato il cane di Marika, di razza amstaff (american staffordshire terrier), che ha riportato gravi ferite in tutto il corpo poiché più volte azzannato dai randagi. Per Marika una caduta e un grossissimo spavento, svanito solo dopo l’arrivo degli inquilini degli alloggi vicini, richiamati dalle sue urla.
«Il mio, pur essendo simile al pitbull, è un cane mansueto, cresciuto insieme ai bambini», racconta Marika il giorno dopo la disavventura. «Lo avevo portato giù, nel piazzale, intorno alle 14, per fargli fare la solita passeggiata. All’improvviso sono arrivati i primi 3 cani randagi, che hanno iniziato a ringhiare. Si sono avventati sul mio cane, mentre ne arrivavano degli altri. Ho tenuto sempre il mio cane al guinzaglio, anche per cercare di sottrarlo alla furia dei randagi. Mentre arretravo sono caduta, ma, per fortuna, ho riportato solo delle escoriazioni. Mi sono salvata solo perché sono arrivati alcuni inquilini delle case, armati di bastoni. I cani hanno tentato di aggredire anche loro, ma poi sono scappati via».
Marika ha dovuto comunque far ricorso alle cure dei sanitari del Pronto Soccorso del “Giannuzzi”, in quanto accusava tachicardia e una pressione arteriosa con valori molto più alti del normale.
«Gli abitanti degli alloggi di queste palazzine Ilva hanno più volte segnalato il problema alle autorità preposte» prosegue Marika De Bartolomeo. «Sapete qual è stata sinora la risposta: “interverremmo quando accadrà un episodio rilevante” oppure “non ci sono posti nei canili e quindi non possiamo fare nulla”. C’è anche chi si è spinto a dirci: “raccogliete i soldi e costruire voi un canile per i randagi”. Io amo i cani, altrimenti non ne terrei con me uno. Però non è possibile continuare a far finta di nulla. O dobbiamo aspettare che qualche bambino ci rimetta la vita? Qui la gente esce di casa con mattarelli o con altre arnesi utili a difendersi in caso di aggressione da parte di questi cani, che girovagano nella zona forse perché qualcuno dà loro da mangiare. Alcuni di questi casi sono già stati accalappiati, sterilizzati e poi rimessi in libertà, come è testimoniato dal collare che portano. Ma a me un veterinario ha riferito che la sterilizzazione rende i cani ancora più aggressivi. Sto raccogliendo le firme fra gli abitanti di quelle palazzine e, poi, inoltrerò una denuncia: non è più possibile tollerare questa situazione».










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