In programma la rappresentazione dello sbarco dell’apostolo Pietro e quella del corteo messapico
Entra nel vivo il programma di Manduria Estate 2010. C’è grande attesa per le due rappresentazioni storiche che saranno interpretate domani sera (domenica 8 agosto), a San Pietro in Bevagna, la più accorsata località turistica della costa manduria. Prima del tramonto, spazio alla classica rievocazione dello sbarco dell’apostolo Pietro sulle rive della costa jonica, che, secondo la leggenda, sarebbe avvenuta nel 44 dopo Cristo. Pietro che, poi, avrebbe anche battezzato Fellone, re dei Fellinesi, popolo che viveva sulle collinette a pochi chilometri dalla costa. E proprio per ricordare nei secoli questo sbarco, sulla costa sarebbe poi sorto il santuario dedicato al fondatore della Chiesa di Roma.
Terminata questa prima rievocazione, il parroco della chiesa di San Pietro, don Enzo, celebrerà la funzione religiosa.
Al termine del rito cattolico, altra rievocazione storica, già presentata, per la prima volta, qualche settimana fa a Manduria. Si tratta del corteo storico messapico: oltre 100 figuranti in costume d’epoca per un suggestivo tuffo nel passato, nel mondo degli avi: i Messapi.
Una grande civiltà, di cui ancora si conservano monumentali testimonianze, benché siano trascorsi circa 28 secoli dal loro insediamento. Civiltà, però, poco conosciuta a tanti manduriani, che forse associano questo popolo alle Mura o alla necropoli, ma che, invece, sono molto distanti dagli usi e dai costumi di questa gente, che arrivò in Puglia dalle terre della ex Jugoslavia e dell’Albania.
Ecco perché questa dell’Associazione Culturale Salentina e delle altre associazioni è una meritoria e apprezzata (migliaia di spettatori alla prima rappresentazione) operazione culturale, il cui senso è stato ben sintetizzato dall’archeologo Gianfranco Dimitri, dirigente dello Studio di Consulenza Archeologica Damatra.
«E’ un tentativo di riappropriarci di quelle che sono le nostre radici».