Ma perché nessuno interviene per prevenire questi scempi?
Tonnellate di rifiuti di tutti i tipi abbandonati sulle spiagge dopo il bivaccamento nella notte fra la vigilia e il giorno di Ferragosto da un’orda di incivili.
E’ ciò che gli operai della ditta Poseidon (che ha vinto una gara per la pulizia delle spiagge indetta dal Consorzio Ato Rifiuti) hanno trovato lunedì mattina sul litorale di Manduria.
«Nella giornata di domenica siamo stati quasi impossibilitati a ripulire le spiagge, per la presenza di migliaia di tende in cui erano accampati i bagnanti» ha raccontato uno degli operai di questa ditta. «I nostri mezzi non potevano transitare sulla spiaggia e, quindi, abbiamo fatto il possibile».
Ieri, poi, si è potuto constatare lo scempio che è rimasto sul litorale manduriano dopo che i “nuovi barbari” (fatta qualche rara eccezione per coloro che hanno dimostrato un minimo di rispetto verso le spiagge, conferendo i rifiuti nei cassonetti), hanno smontato le tende per far ritorno alle rispettive abitazioni: bottiglie di vetro e di plastica in quantità industriali, cartacce di ogni tipo, avanzi di cibo, resti di falò e tantissima plastica. Tonnellate di rifiuti che gli operai di quest’azienda sono stati costretti a rimuovere, più incisivamente, a partire da lunedì mattina.
«Abbiamo iniziato alle 4,30 del mattino e abbiamo proseguito sino a quasi le 11, un orario in cui, poi, le spiagge sono nuovamente affollate e i nostri mezzi, quindi, non possono più muoversi» continua questo operaio. «E’ quasi da non credere lo “spettacolo” che abbiamo trovato, sinonimo di massima inciviltà».
Tantissime le proteste dei villeggianti che utilizzano abitualmente le spiagge, in quanto possessori di abitazioni nelle rispettive zone.
«Questa gente viene, distrugge e sporca tutto e poi va via: non ci sembra giusto. Non è possibile continuare a tollerare questo atto di prepotenza di chi, peraltro, sottrae la spiaggia agli abituali bagnanti, montando tende enormi» è il ritornello che si è ascoltato nelle ultime ore lungo il litorale manduriano.
Da censurare, sicuramente, questa bruttissima usanza, che si è andata consolidandosi negli ultimi anni: attendarsi sulla spiaggia, a partire dal pomeriggio del Ferragosto, per poi attendere la mezzanotte e, quindi, trascorrere anche l’intera giornata che segna il clou dell’estate. Ma è da censurare anche l’arrendevolezza di chi può intervenire per prevenire questi scempi e, invece, resta inerme.
Montare le tende sulle spiagge è infatti vietato dalla legge: violare questa disposizione comporta anche l’applicazione di una sanzione ai trasgressori. Perché non si interviene con decisione, in modo da scoraggiare, negli anni successivi, questa brutta usanza? Che potrebbe anche essere tollerata, solo nel caso in cui chi sceglie di seguirla rispettasse i luoghi, che (non dimentichiamolo) sono di tutti.
Serve una sterzata, più volte richiesta, anche in passato, da alcuni partiti politici manduriani. Ma si preferisce evitare di intervenire, forse perché l’ampio litorale manduriano (18 km) richiederebbe un grosso dispiegamento di forze.