Tre le bottiglie presentate: il Porticella, il Murandia e il Giudìa
Tre suggestivi scorci di Manduria in altrettante etichette di Primitivo doc.
L’iniziativa è di una azienda di Uggiano Montefusco, gestita da tre giovani fratelli: Mauro, Annalisa e Marco Baldari: la Casa del Primitivo di Manduria. hanno deciso di racchiudere il rinomato e genuino prodotto mandurino in tre eleganti bottiglie, che hanno una particolarità: l’etichetta e la denominazione del vino richiamano alcuni angoli della città. E così il Porticella, Primitivo di 13 gradi, reca sull’etichetta l’omonima “Porta Piccola, che apriva lo scrigno d’arte e di fede della città sacra per le sue chiese e viva per commerci operosi”; il Murandia, Primitivo di 14 gradi, reca sull’etichetta le “mura, erette a difesa dell’antica terra di messapica. E l’acqua del Fonte specchiava volti di fanciulle…”; e, infine, il Giudìa, Primitivo di 14 gradi affinato in barriques, riproduce sull’etichetta la porta di ingresso del Ghetto degli Ebrei, “dove la tenera pietra di un tempo fu ricamata da sapienti artigiani. Dove s’affacciano balconcini traforati che paiono merletti…”.
E’ questa la nuova linea di vino in bottiglia della Casa del Primitivo di Manduria, tenuta a battesimo questa sera, nel Centro Servizi per l’Agricoltura di Uggiano Montefusco, alla presenza del sindaco Francesco Massaro.
«Tanta gente, nei nostri punti vendita di Taranto e di Lecce, ci chiedeva del centro storico di Manduria e della sua litoranea» ha spiegato Mauro Baldari, nel suo intervento. «Abbiamo pensato, allora, di dedicare le etichette dei nostri vini proprio a questi angoli della città. Forse servirà ad indurre, qualche nostro acquirente, dopo aver apprezzato la bontà del vino, a venire a visitare gli splendidi angoli del nostro centro storico».
All’azienda di Uggiano ha formulato gli auguri anche il primo cittadino, il dott. Francesco Massaro.
«Questa sera sono contento per tre ordini di motivi» ha dichiarato. «Innanzitutto utilizziamo questa bella struttura di Uggiano, che abbiamo inaugurato da poco, e che il Consorzio di Tutela del Primitivo ha in gestione. Poi apprezzo l’idea che questi giovani di Uggiano hanno avuto: non hanno aspettato che il lavoro arrivasse dall’Ilva e dal Comune, ma lo hanno inventato partendo dal prodotto principe della nostra città. Sono contento poi per l’intuizione: miscelare la bontà del vino con la cultura della città. Ecco perché faccio con piacere gli auguri a questa azienda».
La chiusura della presentazione della nuova linea di vino della Casa del Primitivo di Manduria (che presto aprirà un punto vendita anche a Bari) non poteva che finire a … tarallucci e vino.