Gli avvocati di famiglia: ««Non è indagata. E' una follia mediatica»
Ha sempre condannato il padre, Michele Misseri, per quello che aveva fatto alla cugina. Ma da oggi Sabrina sarebbe invece indagata, non per aver avuto un ruolo nell'omicidio, ma per occultamento del cadavere. Oggi è uscita di casa incappucciata per evitare fotografi e cameramen, accompagnata alla caserma dei carabinieri di Manduria dove si trovava anche il padre.
Lui ha lasciato la caserma alle 16,10, circa tre ore dopo esserci entrato. Sabrina invece è rimasta dentro. Con lei gli avvocati di famiglia, Emilia Velletri e Vito Russo che però nega: «Non è indagata. E' una follia mediatica». Alla ragazza non può essere comunque contestato il reato di favoreggiamento personale dal momento che il coniuge o i parenti stretti non sono punibili per aver aiutato sia pur illecitamente un congiunto.
Nella caserma ci sono il procuratore della Repubblica di Taranto, Franco Sebastio e il comandante provinciale dei carabinieri, Giovanni Di Blasio che si sono uniti al procuratore aggiunto Pietro Argentino. La presenza dei legali della famiglia Misseri può significare che Sabrina, cugina 22enne di Sarah Scazzi, è indagata ma anche solo che le prestano assistenza in una fase delicata della sua testimonianza come “persona informata dei fatti”. Poco prima di entrare nella sede della compagnia dei carabinieri, l'avvocato Russo ha detto ai cronisti: «Non sono l'avvocato di nessuno».