Nell’esposto si chiede un sopralluogo per verificare lo stato di conservazione delle onduline
Il tetto della chiesa di San Michele Arcangelo (più conosciuta a Manduria come chiesa intitolata a Sant’Angelo), rivestito da onduline in amianto.
A segnalarlo è l’ambientalista savese Mimmo Carrieri, che, ad esposto inviato a sindaco di Manduria, Polizia Municipale, Asl e Arpa, allega anche due fotografie.
«La mia carica di responsabile provinciale del settore Ambiente ed Ecologia della sezione provincia di Sava dell’associazione C.P.A., da alcuni anni mi vede impegnato nella salvaguardia ambientale per la difesa del territorio dell’inquinamento dell’aria, del suolo e del sottosuolo, anche sotto il profilo igienico-sanitario» scrive Carrieri. «Mai prima d’ora però mi era capitato di dover segnalare alle pubbliche autorità una situazione di apparente degrado derivante dall’eternit posto a copertura del tetto di un luogo sacro. Mi riferisco alla Chiesa di S. Michele Arcangelo del comune di Manduria, dove, in seguito a molteplici segnalazioni e sollecitazioni da parte di diversi cittadini manduriani, mi sono recato appurando dall’esterno e da una considerevole distanza, che,il tetto dell’immobile è rivestito da onduline in amianto ricoperte da “muschi”.
Ciò che preoccupa è il fatto che nell’eventualità l’eternit dovesse presentare delle sfibrature, le particelle di amianto sarabbero immesse nell’aria o depositate al suolo dalla pioggia. Se inalate, potrebbero essere causa di gravi malattie soprattutto per i cittadini residenti nelle immediate vicinanze della chiesa».
Mimmo Carrieri, pertanto, chiede agli enti preposti «un sopralluogo che accerti lo stato di conservazione dell’eternit». Chiede inoltre anche di sapere «se sono stati mai effettuati e/o programmati controlli o operazioni di manutenzione nel tempo».